27.07.2016 Le bollicine sostengono le esportazioni di vino veneto


Esportazioni di vino dal Veneto
Esportazioni dei vini fermi in bottiglia
Esportazioni dei vini spumanti
Destinazione del vino veneto all’estero
Destinazione dei vini spumanti
Destinazione dei vini fermi in bottiglia
Considerazioni conclusive

Esportazioni di vino dal Veneto

Ancora in crescita le esportazioni di vino dal Veneto. L’analisi realizzata da Veneto Agricoltura sui dati forniti dalla Sezione Sistema Statistico Regionale, evidenzia che nel 2015 le vendite di vino veneto all’estero sono aumentate rispetto all’anno precedente del 9,8% in valore raggiungendo, dopo sei anni consecutivi di crescita, un fatturato record di 1,83 miliardi di euro. Tale risultato è dovuto sia all’incremento della quantità esportata, salita a 641 milioni di kg (+3,6%), sia soprattutto all’aumento del prezzo medio vendita, cresciuto a 2,86 euro/kg (+6%).
Esaminando l’andamento delle esportazioni dal Veneto nell’ultimo quinquennio (grafico 1), si osserva che le esportazioni si sono assestate intorno a una quantità intorno a 6-6,5 milioni di ettolitri, variabile in base all’andamento della vendemmia e alla possibilità di realizzazione di nuovi impianti, mentre il valore esportato è aumentato del 38% in cinque anni, a causa del proporzionale incremento del prezzo medio di vendita (+39%).

Grafico 1 – Esportazione di vino dal Veneto (2011-2015) – Quantità, valore e prezzo medio

export vino 2011-2015

Esportazioni dei vini fermi in bottiglia

Ulteriori considerazioni possono essere formulate disaggregando i dati tra le diverse tipologie considerate: vini fermi in bottiglia, spumanti e vino sfuso (trascurabile la quantità di mosto esportato). Confrontando i dati 2015 con quelli dell’anno precedente, i vini fermi in bottiglia risultano “fermi” in tutti i sensi, poiché registrano un aumento quasi nullo della quantità esportata (+0,5%) e un modesto incremento del valore fatturato (+3,2%), dovuto quasi esclusivamente all’aumento del prezzo medio salito da 2,97 a 3,05 euro/kg (+2,7%).
Allargando l’orizzonte di osservazione all’ultimo quinquennio (grafico 2), si nota che la quantità esportata è rimasta ancorata a un intervallo tra 380 e 390 milioni di kg, mentre è costantemente cresciuto il valore e il prezzo medio (+17%). Si può pertanto desumere che vi è da alcuni anni un tentativo di riposizionare i vini fermi in bottiglia ad un gradino di prezzo più in alto sui mercati internazionali.

Grafico 2 – Esportazione di vini fermi in bottiglia dal Veneto (2011-2015) – Quantità, valore e prezzo medio

export vini bottiglia 2011-2015

Esportazioni dei vini spumanti

Gli andamenti cambiano significativamente prendendo in esame i dati relativi ai vini spumanti (grafico 3), rappresentati per la massima parte dal Prosecco. Nel 2015 sia la quantità esportata che il relativo valore sono aumentati di circa un terzo rispetto all’anno precedente (+31%), mentre il prezzo medio, pari a 3,53 euro/kg, ha registrato solo un lieve incremento (+0,8%).
Considerando che le nuove denominazioni Prosecco hanno esordito dalla vendemmia 2010, l’andamento delle esportazioni dal 2011 al 2015 dimostra incrementi della quantità e del valore notevolissimi, entrambi dell’ordine del 160%, mentre il prezzo medio ha subìto un andamento altalenante con una variazione minima tra il primo e l’ultimo anno considerato. Se ne deduce che la penetrazione degli spumanti sui mercati internazionali è stata accompagnata da un politica di contenimento dei prezzi, poiché l’incremento di valore realizzato è dovuto quasi esclusivamente all’aumento della quantità venduta.
Il successo del Prosecco all’estero ha determinato un significativo aumento della quota di mercato degli spumanti che in un solo anno è salita dal 25 al 30% del totale esportato erodendo 4 punti percentuali ai vini fermi in bottiglia, scesi dal 68 al 64%, e un punto percentuale al vino sfuso, la cui quota è calata dal 7 al 6%.

Grafico 3 – Esportazione di vini spumanti dal Veneto (2011-2015) – Quantità, valore e prezzo medio

export spumanti 2011-2015

Destinazione del vino veneto all’estero

Esaminando le destinazioni del vino veneto nel mondo ci si rende conto di quanto tale prodotto sia globalizzato: ben 157 sono i paesi che in qualche forma e misura hanno importato vino dalla nostra regione. Tuttavia la maggior parte delle vendite si concentra in un numero di paesi relativamente ristretto (tabella 1). Le destinazioni che detengono una quota di mercato uguale o superiore all’1% sono 15, mentre i primi 3 paesi in graduatoria (UK, USA e Germania) coprono da soli il 55% del mercato e i primi 10 l’83%.
Nel 2015 si è osservata una novità nelle prime posizioni della classifica relativa al valore. Con un incremento del 28,6% su base annua il Regno Unito è balzato dal terzo al primo posto in classifica, scalzando la Germania e mantenendo in seconda posizione gli Stati Uniti. Il mercato anglosassone e quello tedesco sembrano in effetti andare a due velocità: incrementi a doppia cifra per il primo e sostanziale stagnazione per il secondo. Tra le posizioni di rincalzo si osserva una buona crescita di Canada, Svezia, Norvegia e Paesi Bassi, mentre calano Danimarca, Austria e soprattutto Russia (-18%). In forte aumento anche la Cina (+40%) che tuttavia presenta una quota di mercato ancora troppo esigua per essere significativa.

Tabella 1 – Esportazione di vino dal Veneto (2015) – I primi 20 Paesi di destinazione in valore

destinazioni vino 2015

Destinazione dei vini spumanti

L’analisi dei dati sulle destinazioni disaggregati per tipologia di prodotto mettono innanzitutto in evidenza che il mercato dei vini spumanti appare più concentrato, poiché i primi 3 paesi detengono una quota pari al 65% del totale (tabella 2). Inoltre risulta ancora più evidente l’eccezionale incremento su base annua osservato nei paesi anglosassoni. Nel Regno Unito, dove il Prosecco già nel 2014 aveva superato lo Champagne in termini di valore importato imponendosi come spumante preferito dai britannici, la crescita è a livelli quasi esponenziali: +60% nell’ultimo anno e +500% dal 2011 al 2015. Negli Stati Uniti l’andamento è analogo, sebbene con tassi di incremento inferiori (+32% rispetto al 2014 e +180% rispetto al 2011).

Tabella 2 – Esportazione di vini spumanti dal Veneto (2015) – I primi 20 Paesi di destinazione in valore

destinazioni spumanti 2015

Destinazione dei vini fermi in bottiglia

I dati sulle destinazioni dei vini fermi in bottiglia (tabella 3) indicano una situazione più cristallizzata nelle prime posizioni, in cui la Germania mantiene la prima posizione con incrementi modesti su base annua. Crescono del 6-8% Stati uniti e Canada, che occupano la seconda e quarta posizione, mentre il Regno Unito non dimostra per i vini fermi il medesimo entusiasmo osservato per gli spumanti. Al contrario la Cina registra incrementi doppi per i fermi rispetto alle bollicine, ma con quote di mercato ancora molto limitate.

Tabella 3 – Esportazione di vini fermi in bottiglia dal Veneto (2015) – I primi 20 Paesi di destinazione in valore

destinazioni vini bottiglia 2015

 

Considerazioni conclusive

 In ultima analisi, si può affermare che l’ulteriore crescita di fatturato riscontrato nel 2015 per la vendita di vino veneto all’estero, che sfiora il 10%, è in gran parte dovuta al successo del Prosecco nei paesi anglosassoni, mentre le altre tipologie di vino hanno stanzialmente mantenuto le posizioni acquisite.

Fonte di grafici e tabelle pubblicate in questo articolo: elaborazioni Veneto Agricoltura su dati Regione Veneto – Sezione Sistema Statistico