01.03.2016 Le Organizzazioni agricole UE replicano al Consiglio: fare di più e presto


Agire
con urgenza per salvare i settori e le imprese in crisi. Lo ha chiesto
Copa-Cogeca a margine dell’ultimo Consiglio agricolo dell’UE. Presentato un
pacchetto di proposte

Il
Segretario generale dell’Organizzazione agricola UE Copa-Cogeca, Pekka Pesonen,
ha sorriso al fatto che il Commissario Phil Hogan e tutti i Ministri agricoli
dell’UE abbiano riconosciuto che i mercati del latte e delle carni suine siano
in crisi. “La situazione a livello aziendale – ha sottolineato Pesonen – sta
peggiorando velocemente e gli agricoltori hanno ormai gravi problemi di
liquidità, che probabilmente non si fermeranno alla prossima primavera ma
continueranno per tutto il 2016. Senza un intervento urgente molti produttori
saranno obbligati ad abbandonare il settore. Mi auguro che gli Stati Membri
presentino subito delle misure solide e credibili per migliorare questa grave situazione”.

Mercati
agricoli: situazione catastrofica

I
prezzi al produttore sono a livelli bassissimi, in particolare nel settore
lattiero-caseario, della carne bovina, delle carni suine, degli ortofrutticoli
e dei cereali. Come non bastasse – sostiene Copa-Cogeca – sembra non trovare
soluzione la crisi russa che ha determinato la perdita di uno tra i principali
mercati di esportazione dell’UE, quantificato in oltre 5 miliardi di euro. I
prezzi dei fattori di produzione, inoltre, continuano ad essere elevati, in
particolare i costi dei fertilizzanti. Dunque, un quadro complessivo poco
confortante sul quale la PAC poco riesce a incidere in quanto non dispone di
strumenti adeguati per affrontare la difficile situazione che si è venuta a
creare. Per questo si rendono necessarie delle politiche comuni forti, capaci
di fornire soluzioni immediate a questi problemi che colpiscono l’UE. Quali
sono le proposte individuate da Copa-Cogeca? Al primo posto vi é la riapertura
del mercato russo, in quanto “gli agricoltori europei non devono pagare il
prezzo della politica internazionale. L’aiuto che gli agricoltori hanno
ricevuto dall’UE non ha coperto nemmeno una piccola parte delle perdite.
Inoltre, solo il 25% del pacchetto di aiuti è stato versato finora per via dei
ritardi delle Autorità nazionali, provocando il fallimento di numerose imprese
agricole”. La lista delle priorità continua con la necessità di prevedere dei
crediti per promuovere le esportazioni e un sostegno al credito più aggressivo
da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

 Lattiero-caseario

Per
quanto riguarda più specificatamente il settore lattiero, dove in molti Paesi dell’UE
i prezzi corrisposti ai produttori sono inferiori ai costi di produzione,
Copa-Cogeca ha chiesto che vengano adottate le misure previste nel pacchetto di
aiuti e in particolare a non ritardare i pagamenti degli aiuti mirati e i
pagamenti diretti per alleviare almeno in parte le difficoltà di cassa dei
produttori. Il prezzo di intervento europeo per il latte, che non prende in
considerazione gli altissimi costi di produzione, va altresì rivisto e reso più
efficiente in quanto sta creando una pressione al ribasso sui prezzi. Bisogna incrementare
anche le esportazioni e trovare nuovi sbocchi di mercato.

Carni
suine

Relativamente
al settore suinicolo, Copa-Cogeca ha ribadito che i prezzi restano troppo
bassi, per cui ha chiesto che l’UE di intensifichi i negoziati con la Russia
per riaprire il prima possibile il loro mercato, principale destinazione per
l’esportazione di carni suine europee. Occorre anche sviluppare un meccanismo
che incoraggi le esportazioni di carni suine, come i crediti all’esportazione e
trovare, anche in questo caso, nuovi sbocchi di mercato per la produzione UE.

Benessere
animale: norme da semplificare, non da rivoluzionare

In merito alla possibile creazione di una nuova
piattaforma sul benessere degli animali, Copa-Cogeca ha ribadito che è
preferibile semplificare le (troppe) norme esistenti, migliorando e armonizzando
la loro attuazione, piuttosto che creare una nuova legislazione. I futuri
sviluppi in materia di benessere animale – secondo l’Organizzazione agricola
europea – devono riguardare la semplificazione della legislazione esistente,
che deve offrire una maggiore flessibilità agli operatori, riducendo gli elevati
costi amministrativi che devono sostenere. Inoltre, il legame tra questa
piattaforma (lavoro e coordinamento) e i centri di riferimento deve essere
chiarito. Malgrado la difficile situazione del mercato, Copa-Cogeca sottolinea
che gli agricoltori stanno già applicando iniziative volontarie volte a
migliorare il benessere degli animali durante il trasporto per aiutare gli
operatori del settore a garantire un livello ancor più elevato di benessere
animale.