11.06.2014 Riflettori sul ruolo dell’acquacoltura europea


L’acquacoltura è sana e può contribuire a porre un freno alla pesca eccessiva e a proteggere gli stock di pesce selvatico, parola di Commissario europeo

E’ questo è il messaggio che Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha lanciato nei giorni scorsi. L’esponente dell’Esecutivo ha evidenziato le caratteristiche specifiche dell’acquacoltura europea, uno dei settori alimentari in più rapida crescita su scala mondiale. “Con l’aumento della popolazione mondiale – ha sottolineato Maria Damanaki – cresce anche la domanda di pesce. Senza acquacoltura non avremmo prodotto a sufficienza da mangiare e la sostenibilità a lungo termine dei nostri stock ittici selvatici sarebbe a rischio. Freschi, locali e sani, i prodotti ittici allevati nell’UE soddisfano la richiesta di standard elevati pretesa dai consumatori”.

Il sostegno dell’acquacoltura da parte della PCP

Nel quadro della riforma della Politica Comune della Pesca, l’UE si è impegnata a sostenere ulteriormente il settore dell’acquacoltura. Una recente serie di orientamenti contiene le priorità comuni e gli obiettivi generali fissati per il settore dell’acquacoltura europea, che includono il miglioramento dell’accesso allo spazio e all’acqua, mantenendo elevati standard sanitari e ambientali, riducendo gli oneri amministrativi e aumentando la competitività. Il sostegno finanziario per conseguire questi obiettivi sarà messo a disposizione attraverso il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e verranno finanziate anche attività di ricerca per facilitare lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura europea.