Bollettino Colture Erbacee n. 228 del 10 giugno 2014
Veneto Agricoltura 09/06/2014 Newsletter
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In base al modello di Davis (Lotta integrata diabrotica, elateridi, nottue) la schiusa delle uova è avvenuta quasi completamente sull’intero territorio regionale. La popolazione larvale è costituita per la maggior parte da larve di terzo stadio: ci si avvicina ormai al massimo danno radicale possibile negli appezzamenti con popolazioni larvali consistenti (presenti solo in appezzamenti in prolungata monosuccessione di zone con presenza elevata di diabrotica). In base alla sommatoria termica in questa settimana, è significativa ormai la presenza di pupe ed è all’inizio la emergenza degli adulti. I primi due adulti sono stati catturati con trappole a feromoni in data 5 giugno in provincia di Rovigo, il 6 giugno in provincia di Verona e il 9 giugno nella provincia di Treviso. Si può partire pertanto con il monitoraggio degli adulti con l’utilizzo delle apposite trappole per verificare i livelli di popolazione al fine di accertare l’opportunità di una rottura della monosuccessione (basta un solo anno per avere un benefico per diversi anni successivi). Informazioni sull’insetto si possono avere consultando gli allegati (DIABROTICA descrizione generale) oppure scrivendo o chiamando ai riferimenti sotto riportati.
La cercospora è la principale malattia di questa coltura e si manifesta sulle foglie con macchie, a bordo violaceo, che tendono a confluire tra loro determinando estese aree necrotiche. Il fungo si conserva sui residui colturali ed inizia a propagarsi con i propri conidi quando le temperature superano i 10° C e l’umidità relativa è di almeno 65 / 70%. Alla fine del periodo di incubazione del fungo che può durare da 8 a 14 giorni compaiono le macchie da dove si avviano nuovi cicli infettivi. Con temperature medie attorno ai 25° C e umidità superiore al 90% si ha il massimo delle condizioni favorevoli allo sviluppo della cercospora. Anche se ad oggi non sono state rilevate macchie di cercospora in nessuna zona di produzione, i modelli previsionali indicano che sussistono le condizioni di avvio dell’infezione e si consiglia pertanto, da questa settimana, di iniziare i trattamenti anticercosporici con priorità nel basso Polesine, zona di Monselice e zona di Portogruaro e per le varietà tolleranti ai nematodi che non presentano alcun tipo di resistenza alla cercospora. Si parte con prodotti di copertura in miscela con zolfo, si prosegue dopo 15 giorni con prodotti di copertura in miscela con endoderapici e si ripete dopo 20 giorni, per sospendere i trattamenti a un mese dalla raccolta. Nel caso del quarto trattamento a fine luglio, primi di agosto anticipare di alcuni giorni l’intervento rispetto al calendario previsto in quanto generalmente in tale epoca le condizioni climatiche sono ottime per lo sviluppo delle infezioni. Recenti estensioni di impiego per mancozeb, clortalonil, e tiofanate metil, per un periodo di 120 giorni, hanno aumentato il numero dei prodotti fitosanitari, autorizzati. Prima del trattamento verificare se presenti rosure da mamestra in misura tale da giustificarne l’insetticida.
Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare, chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura, alla pagina dedicata al Bollettino colture erbacee.
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