Agriconfronti europei: la produttività delle coltivazioni agricole

 

L’analisi effettuata sembra confermare che nell’UE-27, ma anche in Italia, in Veneto e nei maggiori paesi agricoli europei, le aziende di maggiori dimensioni (con più di 20 ha di SAU) contribuiscono in maniera preponderante alla formazione del Valore della Produzione delle Coltivazioni agricole (VPC), pur essendo una percentuale minimale (circa il 10% a livello europeo) in termini di numerosità. In media, nell’UE-27, oltre il 60% del VPC viene prodotto da circa il 5% delle grandi aziende con superficie superiore ai 50 ha, mentre al contrario, le piccole aziende con meno di 5 ha di SAU (circa il 70% del totale) generano meno del 10% del VPC. Le casistiche all’interno dell’UE-27 sono ovviamente le più disparate, anche in virtù delle differenti strutture dell’agricoltura nei diversi paesi: in Francia e Germania, ma anche Paesi Bassi e Danimarca, più dell’80% del VPC viene prodotto da una elevata percentuale di aziende con più di 20 ettari, compresa tra il 40% e il 60%. In altri, una quota di VPC simile o anche superiore, proviene da una percentuale di imprese di grandi dimensioni compresa tra poco più del 20% e meno del 10%: si tratta di paesi, come la Slovacchia, l’Ungheria, la Bulgaria dove coesistono piccolissime aziende agricole di sussistenza e grandi aziende di dimensioni elevatissime, reminiscenze dei grandi latifondi terrieri del passato.

L’Italia, come anche il Veneto, sono in una situazione in cui il contributo delle diverse classi dimensionali di aziende alla formazione del VPC è più equamente distribuito.

È possibile dunque affermare, confortati da quanto dimostrato con i dati analizzati, che le dimensioni aziendali, permettono di ottenere una maggiore efficienza e produttività, incidendo in maniera positiva sul rendimento economico delle aziende agricole.

Però, quello che emerge in maniera positiva, è che Veneto e Italia presentano un indice di contribuzione alla formazione del VPC delle aziende di maggiori dimensioni più elevato rispetto a tutti i principali paesi agricoli europei. Praticamente, in quest’ultimi, la percentuale di VPC generato da aziende di grandi dimensioni è ovviamente alta perché tante sono le aziende di questa classe; nella nostra regione e in Italia, il contributo di quest’ultime alla formazione del VPC è molto elevato pur essendo una quota molto piccola del totale delle aziende.

Ciò significa che le aziende venete e italiane presentano livelli di efficienza e produttività superiori a quelli degli altri stati europei. È possibile pertanto affermare che tali valori particolarmente elevati dipendono non tanto, o meglio non solo, dalle dimensioni aziendali e quindi dalla struttura agricola esistente nei paesi, ma che su questi incidano fortemente anche la tipologia delle produzioni (ortofrutticole, vitivinicole, florovivaistiche piuttosto che cerealicole) e le capacità organizzative delle aziende.

Per consultare e scaricare il report completo, clicca qui.

News