18.10.2011 Cresce l’impegno UE per la ricerca


Per il periodo 2014-2020 la Commissione europea propone di stanziare 80 miliardi di euro per progetti di ricerca al fine di promuovere la creazione di posti di lavoro e rendere l’Europa più competitiva

Nell’attuale periodo di programmazione 2007-2013, l’Unione Europea sta investendo più di 50 miliardi di euro nella ricerca attraverso il Settimo Programma quadro. Per il prossimo periodo 2014-2020, sempre in questo ambito, intende moltiplicare e di molto il proprio sforzo. Gli obiettivi dell’UE in materia di ricerca sono infatti importanti: nel contesto della Strategia “Europa 2020”, gli Stati membri dell’UE si sono impegnati a investire entro il 2020 il 3% del PIL nella ricerca (1% di provenienza pubblica e 2% da investimenti delle imprese). Si stima che si potranno creare così fino a 3,7 milioni di posti di lavoro e dar luogo a circa 800 miliardi di euro di ulteriore PIL annuale. In questo ambito, l’UE continuerà ad investire sempre più. Tra il 2014 e il 2020, la Commissione propone un aumento del finanziamento del 46% ovvero fino a 80 miliardi di euro, rispetto ai 55 miliardi del periodo 2007-13. Nel quadro di questa proposta, la quota della ricerca e dell’innovazione nel bilancio UE aumenterebbe fino all’8,5% circa, rispetto al 6,7% del 2013.

Entro l’anno il dettaglio delle proposte
Verso la fine dell’anno la Commissione europea presenterà proposte più dettagliate per il nuovo programma Ricerca e innovazione (“Orizzonte 2020”), che comprenderà le Azioni Marie Curie e l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Si moltiplicano anche le iniziative di stimolo politico. La Commissione europea ha appena invitato il settore pubblico e privato ad unire le forze per affrontare le principali sfide sociali con soluzioni fondate sulla ricerca e l’innovazione. Al centro della strategia ci deve essere una maggiore diffusione ed efficacia dei partenariati tra soggetti pubblici e privati e tra gli stessi enti pubblici. Le parole d’ordine sono semplificazione e flessibilità sotto il profilo amministrativo. È necessario eliminare i fattori che ostacolano e impediscono la ricerca transfrontaliera e che tutti i partner, inclusi gli Stati Membri dell’UE e il settore privato, si impegnino a lungo termine sul piano dei finanziamenti. Le proposte basate sulla nuova comunicazione della Commissione saranno integrate nel pacchetto “Orizzonte 2020” entro la fine dell’anno.