Bollettino Colture Erbacee n°33/2021 del 20.5.21
AGGIORNAMENTO DIABROTICA MAIS
In base al modello di Davis la sommatoria termica è compresa tra 150 e 200 con punte di oltre 200 nel Veneto occidentale (Verona); ciò significa che in generale sono presenti nei suoli veneti larve di secondo stadio ma che iniziano ad esserci anche quelle di terzo stadio, facilmente visibili, qualora presenti, ad un’attenta osservazione dell’apparato radicale del mais.
Prosegue la schiusura delle uova, con progressivo aumento del totale di larve presenti. Si daranno successive informazioni sul completamento della schiusura delle uova, per individuare il momento più opportuno di semina del mais (semine tardive e secondi raccolti), a partire dal quale si ha bassa probabilità di avere danni e di sviluppare significative popolazioni di diabrotica anche in appezzamenti in successione a mais.
Si ricorda che il rischio di danno è legato alla ripetizione del mais sullo stesso terreno e tende a crescere con i livelli di popolazione della zona in cui ricade l’appezzamento (più elevata è l’incidenza di mais in monosuccessione più le popolazioni tendono ad alzarsi: si veda articolo dell’Informatore Agrario n°10/2018).
Il monitoraggio con le trappole cromotropiche alla comparsa degli adulti permette di stabilire l’eventuale superamento della soglia di danno e quindi il momento per interrompere la monosuccessione. L’applicazione dei principi della Difesa Integrata consente di contrastare efficacemente la diabrotica senza ricorrere all’uso di insetticidi.
APPROFONDIMENTO
Una recente pubblicazione sulla rivista Insects riporta una sintesi dei risultati della ricerca e delle gestioni pratiche (anche con interviste a esperti nazionali) in merito a diabrotica dal 2008 al 2020 in Europa. L’avvicendamento del mais anche flessibile (saltuario a seconda dell’aumento delle popolazioni di adulti) è apparsa di gran lunga la soluzione più efficace e più sostenibile per mantenere il livello del fitofago sotto la soglia di danno. In nessun paese si sono osservati danni da diabrotica a livello economico su larga scala.
In tutti i paesi si sostengono strategie basate sulla rotazione delle colture, evitando l’utilizzo degli insetticidi in ottemperanza alla normativa sulla Difesa Integrata. I risultati in generale appaiono soddisfacenti e Diabrotica non è diventato un parassita con un forte impatto sulla maiscoltura europea.
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