FLOROVIVAISMO VENETO: BENE L’EXPORT DI PIANTE VIVE (+10,3%) NEL PRIMO SEMESTRE 2024

Stabili le importazioni, con effetti positivi sul saldo commerciale, che migliora pur restando negativo.

COMMERCIO CON L’ESTERO. Nel primo semestre 2024, il Veneto, con 36,4 milioni di euro, è la regione che ha registrato uno degli incrementi relativi più consistenti nelle esportazioni di piante vive (+10,3% rispetto allo stesso periodo del 2023), insieme all’Emilia Romagna (60,3 milioni di euro, +11,2%) e al Trentino Alto Adige (37,3 milioni di euro, +16,1%). Il Veneto si conferma tra le prime dieci regioni per valori delle esportazioni e la prima regione per quanto riguarda le importazioni con una quota di circa il 18% del totale nazionale: i valori importati hanno registrato un aumento (55 milioni di euro, +0,3%), anche se in maniera meno rilevante delle esportazioni. Di conseguenza c’è stato un miglioramento del saldo negativo della bilancia commerciale con l’estero di piante vive a livello regionale, che si è portato a -18,6 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno, in diminuzione di circa il 15% rispetto al primo semestre 2023. Sono questi alcuni dei dati principali contenuti nei report sulla congiuntura e il commercio con l’estero del comparto florovivaistico veneto realizzati dagli esperti dell’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura.

Nei primi sei mesi dell’anno, anche il comparto florovivaistico in Italia registra un miglioramento del saldo della bilancia commerciale con l’estero di piante vive che, mantenendosi positivo (368,96 milioni di euro), aumenta del +11,4% rispetto al saldo del primo semestre 2023: le esportazioni sono salite a 663,9 milioni di euro (+4,4%), mentre le importazioni sono diminuite a circa 285 milioni di euro (-5,2%). Quasi tutte le regioni hanno registrato un aumento delle esportazioni: la Toscana, confermandosi leader a livello nazionale con oltre 252 milioni di euro di export nei primi sei mesi, regista una crescita del +0,3%, così come la Liguria (88 milioni di euro, +5,3%) e la Sicilia (71,4 milioni di euro, +4,1%).

L’andamento del commercio con l’estero delle piante vive in Veneto, nei primi sei mesi del 2024, risulta essere in controtendenza con quanto avvenuto nel corso del 2023, quando a fine anno si era registrato un aumento del deficit negativo, salito a 57,4 milioni di euro (+91,6% rispetto al 2022), a causa di un deciso aumento delle importazioni (104,5 milioni di euro, +57,3%), a fronte in una crescita delle esportazioni meno significativa (47,2 milioni di euro, +29,2%).

Diversamente dal Veneto dove il saldo è negativo, nel 2023 in Italia il saldo della bilancia commerciale con l’estero, cioè la differenza tra esportazioni e importazioni, per quanto riguarda le piante vive, è stato positivo di circa 308 milioni di euro, anche se in calo del -45% rispetto al 2022. Il risultato a livello nazionale è frutto di un incremento delle importazioni (888 milioni di euro, +40%) a fronte di un lieve calo delle esportazioni (1,19 miliardi di euro, -0,1%).

ANDAMENTO CONGIUNTURALE. Nel 2023 il comparto florovivaistico veneto ha registrato una ulteriore flessione del numero di aziende attive, sceso a 1.377 unità (-0,6%), così come della superficie destinata al florovivaismo, stimata in circa 2.439 ettari coltivati (-0,4%). Il calo ha interessato sia le superfici in piena aria (-0,3%) sia quelle in coltura protetta (-0,9%), con una riduzione più marcata delle serre condizionate (-2,5%).

A livello provinciale, il calo è principalmente attribuibile alla provincia di Padova, che ha registrato una diminuzione del -2,8%, pur mantenendo il primato regionale con 415 aziende. Treviso, invece, ha mostrato un leggero incremento (315 aziende), mentre Verona ha registrato una riduzione più contenuta con 210 unità.

Aspetto positivo da evidenziare è l’incremento, seppur lieve, delle quantità prodotte, pur se con dei distinguo importanti: la produzione complessiva regionale viene stimata a 1,98 miliardi di pezzi (+1,2% rispetto al 2022). Il materiale vivaistico, con circa 1,6 miliardi di pezzi (+1,7%), rappresenta la parte preponderante della produzione regionale, con una quota di circa il 79,3%, mentre il rimanente 20,7% è costituito da piante finite (circa 411 milioni di pezzi), che hanno registrato un lieve calo (-0,6%). Il risultato è fortemente influenzato dal comparto del vivaismo orticolo, dove il prodotto è costituito da piccole piantine, che incide con una quota dell’83% sul totale regionale e la cui produzione è aumentata a 1,65 miliardi di piantine (+1,5%). Negli altri comparti, si registra un notevole aumento nella produzione del vivaismo viticolo (13,1 milioni di piante, +2,4%) e di piante ornamentali (299 milioni di piante, +2,0%). Il vivaismo frutticolo, invece, registra un calo del 26,6% (17,2 milioni di piante).

Altro aspetto positivo da evidenziare riguarda il valore della produzione, stimato a circa 250 milioni di euro (+7,1%), costituito in prevalenza dall’attività di sistemazione di parchi e giardini (129 milioni di euro, +9,5%), dalla produzione di fiori e piante in vaso (79 milioni di euro, +2,1%) e infine dalla produzione vivaistica (42,2 milioni di euro, +9,4%).

Per scaricare il report “Florovivaismo veneto n.41/2024 – Andamento congiunturale comparto florovivaistico veneto 2023” clicca qui

Per scaricare il report “Florovivaismo Veneto n. 42/2024 – Commercio con l’estero di fiori e piante in Italia e in Veneto 2023” clicca qui.

Articoli simili

Fuori suolo

18/12/2006