Bollettino Apistico – Speciale PROGETTO BEE2GETHER n°1/2024 del 16.9.24
Veneto Agricoltura 16/09/2024 NewsletterIL PROGETTO
Dall’esperienza del progetto Interreg ITA-SLO BEEdiversity, il progetto BEE2GETHER (co-finanziato nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia) “Rafforzamento del sistema innovativo transfrontaliero per il miglioramento della biodiversità attraverso il monitoraggio delle api” promuove il monitoraggio ambientale basato sull’osservazione delle api e favorisce modelli di agricoltura sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Vengono ricavati dati puntuali sulla salute delle api attraverso arnie elettroniche che possono scambiare on line dati sull’attività negli alveari e sull’attivazione di un sistema di comunicazione ICT (basato su una APP) per la raccolta e analisi dei dati: strumenti innovativi, che potranno essere diffusi tra gli apicoltori per il monitoraggio e la gestione degli apiari e tra gli interessati alla tutela ambientale e alla biodiversità.
Durata: Settembre 2023 − Agosto 2025
Leader partner: Veneto Agricoltura
Altri partner:
Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani scpa (ITA), Nacionalni inštitut za biologijo (Istituto Nazionale di Biologia) (SLO), Regijska razvojna agencija ROD (Agenzia di Sviluppo Regionale Aidussina) (SLO), Kmetijski inštitut Slovenije KIS (Istituto Agrario della Slovenia) (SLO)
TECNOLOGIA APISTICA: INNOVARE PER UN FUTURO SOSTENIBILE
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Tecnologia amica delle api? Oggi si può, attraverso due strumenti pensati per monitorare e supportare la salute delle colonie di api: le arnie elettroniche e la Web App Bee2gether. Sfruttando queste innovazioni, gli apicoltori possono gestire meglio le loro colonie, assicurando la salute e la sostenibilità delle popolazioni di api in vari ambienti. Il progetto Bee2gether serve come modello per come la tecnologia può essere utilizzata a supporto delle pratiche agricole e della gestione ambientale
Le arnie elettroniche (VEDI FOTO).
Dotate di sensori che raccolgono dati vitali sul peso dell’arnia, le temperature interne ed esterne e il numero di voli, riducono perciò la necessità di ispezioni manuali, minimizzando così lo stress per le api e permettendo interventi tempestivi.
I sensori rilevano anche dati ambientali utili per pianificare azioni di salvaguardia delle api e della biodiversità. Infine, lo sviluppo di modelli di previsione riguardanti le sciamature, i picchi nettariferi e i piani di salvaguardia dell’ape domestica è un obiettivo fondamentale.
Web App Bee2gether, strumento completo per gli apicoltori
Un’evoluzione dell’App elaborata con il precedente progetto Beediversity, che presenta nuove funzionalità per facilitare la raccolta e l’analisi dei dati, permettendo di prendere decisioni informate sulla gestione degli alveari.
Gli apicoltori possono inserire propri dati anche su parametri ambientali, scaricare report, ricevere allerte su cambiamenti significativi nell’arnia, con un’interfaccia semplice e intuitiva.
Articolo a cura di Polo Tecnologico Alto Adriatico
L’APICOLTURA IN SLOVENIA (per approfondimenti scarica l’articolo)
L’apicoltura slovena ha una grande importanza storica e culturale. L’attività coinvolge oltre diecimila persone (1/10 della popolazione) ed è rilevante non solo per i prodotti dell’alveare, ma anche per l’utilità dell’ape come impollinatore, oggi alle prese con le sfide del cambiamento climatico, che la costringe ad affrontare nuovi scenari.
Fin dal 2014 la Slovenia ha indetto per il 20 maggio di ogni anno la “Giornata mondiale delle api”, proposta a sua volta approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York nel 2017.
L’apicoltura slovena, inoltre, è stata inserita nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO, prezioso riconoscimento alla lunga storia e le espressioni tradizionali dell’apicoltura, comprese le competenze, le conoscenze e le pratiche diffuse che sono state tramandate di generazione in generazione.
L’attività apistica si basa sull’allevamento esclusivo dell’ape carnica (Apis mellifera carnica), l’unica che può essere allevata in quanto sottospecie autoctona, della quale la Slovenia garantisce la purezza genetica e ne preserva le caratteristiche.
Altri elementi distintivi di questa apicoltura sono le differenti tipologie di arnie (tradizionali e “a foglia” tipo AŽ) e la collocazione delle stesse in diverse aree di bottinamento.
LE API SOLITARIE, IMPORTANTI IMPOLLINATORI AL SERVIZIO DEL MONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE
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L’impollinazione grazie agli insetti è fondamentale, sia per la produzione alimentare dall’agricoltura, sia per per la stessa biodiversità naturale, in quanto circa l’80% delle piante a livello mondiale dipende, almeno in parte, dagli insetti per la propria riproduzione.
Oltre all’ape mellifera, hanno un ruolo importante farfalle, coleotteri, vespe e soprattutto le api selvatiche (api solitarie e bombi – VEDI FOTO).
I bombi, per esempio, impollinano anche in caso di maltempo, sono molto veloci e raccolgono più polline delle api allevate e hanno maggior efficienza nel diffonderlo e trasferirlo.
Le specie sono numerose e molto diversificate, avendo in comune la caratteristica della vita solitaria.
Con il loro aiuto è possibile anche monitorare la qualità dell’ambiente: è quanto si propone il progetto Bee2gether, monitorando il contenuto di metalli pesanti e pesticidi nell’ambiente attraverso il polline raccolto dalle api solitarie.
L’Istituto Nazionale di Biologia slovena NIB ha realizzato cassette-nido con steli cavi di canna, che vengono spesso utilizzati per la nidificazione dalle api mellifere del genere Osmia (VEDI FOTO). Insieme ai partner di progetto sono stati collocati in diverse località in Slovenia e Italia. A cominciare dalla primavera le api selvatiche depositano nei tubi dei nidi, oltre alle uova, anche il polline, che viene poi raccolto e analizzato manualmente.
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