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AGGIORNAMENTO IN CAMPO
Allo stato attuale, sulla base dei modelli previsionali e dei riscontri di campo, si sta sviluppando la prima generazione, finora quasi interamente allo stadio larvale, pur avvicinandosi la formazione delle prime pupe. Man mano saranno date indicazioni sulle dinamiche di popolazione e su come applicare i principi della Difesa Integrata.
Per chi avesse installato le trappole per adulti (feromone Ostrinia Bisex, trappola VARL, stessa che si utilizza per altri lepidotteri, vedi foto) si ricorda di controllare giornalmente le catture, al fine di stimare l’inizio della seconda generazione, quella effettivamente più dannosa per il mais.
DIFESA INTEGRATA: ISTRUZIONI PER L’USO
Anche per la piralide (Ostrinia nubilalis) la Difesa Integrata prevede che, una volta poste in essere le possibili soluzioni agronomiche preventive (rotazione, ibridi tolleranti, cicli/date di semina tali da sfuggire più possibile all’attacco del fitofago,…) per ridurre l’impatto dell’insetto, eventuali trattamenti chimici di sintesi possano essere effettuati solo dopo:
1) la valutazione della loro necessità per mezzo di monitoraggi, modelli previsionali e osservazioni (scouting) delle colture che consentano di valutare l’eventuale superamento della soglia di danno;
2) aver valutato la disponibilità di alternative agronomiche, meccaniche o biologiche al trattamento chimico nel caso la soglia sia stata effettivamente superata.
A) INDIVIDUAZIONE APPEZZAMENTI CON POPOLAZIONI SOPRA E SOTTO LA SOGLIA DI DANNO: VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO, CONFRONTO CON LE SOGLIE DI DANNO
La specie (clicca sulle immagini per ingrandirle), molto polifaga (è in grado si svilupparsi su moltissime piante coltivate e spontanee), è presente ovunque e facilmente si possono vedere i sintomi della presenza sulle piante di mais. I monitoraggi e le prove di controllo condotte fino ad oggi presso le aziende pilota e dimostrative di Veneto Agricoltura hanno evidenziato chiaramente che sia gli stadi della popolazione che i livelli di presenza della specie variano fortemente a seconda delle zone e degli andamenti climatici di ciascun anno.
Le risultanze delle sperimentazioni dell’ultimo decennio su mais da granella, condotte nelle aziende pilota e man mano riportate nei BCE in ciascuna stagione colturale, hanno confermato anche nella precedente annata, che il trattamento (eseguito nel momento di massima efficacia) ha migliorato significativamente la produttività e la qualità (micotossine) in meno del 50% dei casi. La pressione di popolazione di piralide, indicativa delle zone in cui sono situate le aziende, in base alle medie pluriennali è la seguente:
– medio-bassa a Vallevecchia (Caorle),
– medio-bassa a Diana (Mogliano Veneto),
– da media a alta a Sasse Rami (Ceregnano).
La zona dove costantemente le popolazioni sono più elevate è il sud–ovest della regione, nelle province di Rovigo, Padova e Venezia. Ogni tipo di stress della coltura, a partire da quello idrico, aumenta la suscettibilità della stessa agli attacchi. La convenienza del trattamento va pertanto valutata stagione per stagione, zona per zona, tenendo conto dei diversi fattori che incidono, a partire dal tipo di produzione:
La Difesa Integrata si basa quindi sulla applicazione del modello previsionale, che consente di prevedere con sufficiente anticipo e precisione quando la presenza di larve coincide con le fasi più suscettibili agli attacchi del mais. Più avanti nella stagione saranno date indicazioni precise sul momento adatto per i campionamenti al fine di valutare il superamento o meno della soglia di danno e sul momento ottimale per i trattamenti in caso di superamento della soglia – previsione a 7-10 giorni. _______________________________________________
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