Bollettino Colture Erbacee n°35/2024 del 18.6.24 – DIABROTICA NEWS

In base al modello di Nowatzky, si prevede entro la fine della settimana tra il 20-50%  di emergenza dei maschi nella maggior parte del territorio regionale, e in contemporanea sta iniziando anche lo sfarfallamento delle femmine.

Premesso che la Difesa Integrata dalla diabrotica è basata sul monitoraggio e l’applicazione di soluzioni agronomiche come l’avvicendamento colturale  (Vedi Bollettino Colture Erbacee n°11/2024),che se applicato riesce, con altissima probabilità, a mantenere permanentemente le popolazioni sotto la soglia di danno, in zone in cui l’introduzione progressiva dell’avvicendamento non ha ancora portato ad un adeguato contenimento dei livelli di popolazione di diabrotica, va posta attenzione ai livelli di adulti (vedi foto) in prefioritura.
in prefioritura. Un rischio per l’allegagione delle spighe si ha quando si rilevano catture superiori ai 30 adulti per trappola cromotropica al giorno, nei giorni precedenti la fioritura del mais.
Il superamento di tale livello può rendere conveniente il trattamento contro gli adulti in prefioritura.Tale evenienza ha, in ogni caso, una bassa probabilità anche in zone in cui l’introduzione progressiva dell’avvicendamento non ha ancora portato a un adeguato contenimento dei livelli di diabrotica.
Tali interventi non potranno comunque avere effetti significativi sulle ovideposizioni di diabrotica e quindi sul rischio di danno all’eventuale mais riseminato nello stesso campo nell’anno successivo. Potrebbero piuttosto causare pullulazioni di fitofagi secondari come il ragnetto rosso, particolarmente in stagioni calde e asciutte.
In ogni caso, il trattamento NON può essere applicato in fioritura e senza averne accertata la necessità in modo adeguato.

PER SAPERNE DI PIÙ

La pubblicazione di un articolo scientifico sulla rivista Insects rende noti i risultati di una ricerca a lungo termine del gruppo di lavoro di Difesa Integrata, sulla Diabrotica. La ricerca, basata su sperimentazioni e monitoraggi del mais su ampie superfici dei territori di Veneto e Croazia,  fornisce per la prima volta una valutazione dei reali fattori di rischio di danno da  diabrotica e gli approcci per controllare quest’ultima in base alla prevenzione di tipo agronomico, senza utilizzare insetticidi, applicando i principi della Difesa Integrata. In particolare si evidenzia che

1) la rotazione strutturale (ad es. frumento  – soia – mais) mantiene costantemente sotto la soglia di danno le popolazioni di diabrotica portando la probabilità di riduzione di produzione a livelli molto bassi (nessun danno osservato per anni) e che

2) la rotazione flessibile (in cui la coltivazione del mais viene interrotta dopo che il monitoraggio con trappole cromotropiche ha accertato livelli superiori ai 6 adulti/trappola/giorno) riesce altrettanto a ridurre il rischio di danno senza usare insetticidi sempre applicando i principi della Difesa Integrata, obbligatori sin dal 2014. Tali rotazioni  sono di fatto divenuti eco-schemi specifici, efficaci e di facile controllo, per la nuova politica agricola dell’UE.
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