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SVILUPPO DELLE POPOLAZIONI
Continuano gli avvistamenti di individui di cimice asiatica sia adulti che neanidi, all’interno di impianti frutticoli così come le catture, sia nelle trappole di cattura massale (totem) sia in quelle più propriamente dedicate al monitoraggio.
Le trappole di cattura massale, posizionate in numero adeguato e con una corretta disposizione spaziale possono contribuire a ridurre la popolazione presente all’interno di una determinata area.
Per un corretto monitoraggio ai fini del controllo della dinamica delle popolazioni di cimice, invece, si consiglia di controllare settimanalmente le trappole dedicate a questa funzione.
L’andamento delle catture, in generale, è fortemente influenzato dall’andamento climatico, con catture in aumento in occasione di periodi di tempo stabile e temperature elevate e drastiche diminuzioni nei periodi di tempo perturbato.
Inoltre, si rilevano differenze significative fra la parte frutticola più settentrionale della regione, dove sono più frequenti pesco e actinidia e dove le catture sono più limitate, e la parte più meridionale, dove sono più frequenti melo e pero e le catture sono decisamente più elevate.
In questo momento la presenza di cimice asiatica è generalizzata su tutte le specie frutticole; rappresenta un rischio più concreto, a causa dello stato di maturazione dei frutti, prevalentemente su ciliegio, pesco e albicocco, dove già sono stati osservati danni diretti, anche importanti, indipendentemente dal livello delle catture.
Danni importanti, nonostante lo stadio di sviluppo ancora precoce, su pero, in modo particolare su varietà precoci, dove si rileva la presenza di numerose ed evidenti deformazioni dei frutti.
INTERVENTI DI DIFESA
La programmazione di eventuali interventi fitosanitari deve essere necessariamente preceduta da un monitoraggio visivo in campo, concentrando dapprima le osservazioni sui bordi, in quanto la colonizzazione del campo comincia usualmente dal bordo e le differenze tra bordo (vicino a siepi o aree naturali) ed interno possono essere notevoli.
In ogni caso, con presenze elevate, qualora si opti per interventi dedicati, la scelta della sostanza attiva da impiegare deve essere condizionata sia dal potenziale grado di efficacia dimostrata nei confronti del fitofago sia dal livello di selettività nei confronti dell’entomofauna utile, al fine di evitare o per lo meno limitare l’alterazione degli equilibri esistenti ed il manifestarsi di effetti collaterali indesiderati.
In ogni caso, prima di optare per sostanze attive di sintesi, in ottemperanza ai principi della difesa integrata, si deve valutare la disponibilità di sostanze di origine naturale; a questo proposito si sono dimostrati molto interessanti interventi effettuati utilizzando prodotti ad azione repellente, quali zolfo e caolino.
MODELLO PREVISIONALE Le osservazioni di campo sull’attività della cimice sono in linea con quanto indicato dal modello previsionale in fase di studio.
Bollettino Cimice asiatica
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