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In base all’aggiornamento degli output del modello previsionale, si è ormai raggiunta sulla quasi totalità del territorio regionale (esclusa la provincia di Belluno) la sommatoria termica corrispondente alla comparsa del quarto stadio larvale, relativamente al primo volo migratorio del Bisso moro (A. ipsilon) avvenuto il 19/02/24 (il primo in grado di danneggiare le piante, si veda la RAZIONALE DIFESA DALLE NOTTUE).
Il rischio di danno da nottue è più elevato in questa stagione, per due fattori congiunti:
Inoltre, alle popolazioni di specie migranti, si aggiungono localmente le popolazioni di A. segetum.
Si consiglia di procedere in questi giorni all’osservazione delle colture più suscettibili (mais, bietole, orticole di recente trapianto,…) dando priorità agli appezzamenti maggiormente coperti da vegetazione prima della semina della coltura e/o maggiormente coperti da residui colturali, (come gli appezzamenti a sodo) e/o interessati a distribuzione di fertilizzanti organici (es. digestati). Per la sovrapposizione progressiva di popolazioni diverse il danno può accrescersi e quindi le osservazioni dovrebbero essere ripetute.
Camminando negli appezzamenti il danno da nottua su mais (e similmente su altre colture) è facilmente individuabile facendo riferimento ai due casi delle foto (CLICCA SULLE FOTO PER INGRANDIRLE). Con colture in emergenza le larve potrebbero attaccare prima della fuoriuscita pregiudicandola. In questo caso per avere una buona valutazione è quindi necessario accertare la causa delle fallanze. Nel caso si superasse la soglia (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza. I prodotti registrati per il mais si possono considerare efficaci purché i trattamenti siano precoci, effettuati preferibilmente in serata con alti volumi d’acqua. ____________________________________________________
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