Bollettino Colture Erbacee n°8/2023 del 27.1.23 – LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE (6)

LA DIFESA INTEGRATA DEL MAIS NELLE PRIME FASI DI SVILUPPO (1)

Una delle prime rilevanti decisioni di difesa integrata dell’anno è rappresentata dall’uso o meno di geodisinfestanti o semente conciata con insetticidi nella coltura del mais.
Tale decisione si basa sulla sintesi della valutazione dei rischio per diverse potenziali avversità: uccelli, virus, diabrotica, elateridi ed altri fitofagi del terreno.
Per ciascuna di queste avversità sarà diffuso un bollettino specifico per poi procedere ad una sintesi per la decisone finale pratica.

NOTTUE

Si escludono da questa valutazione le nottue in quanto, sulla base di sperimentazioni pluriennali, i trattamenti alla semina o concianti del seme non riescono a contenere eventuali successive popolazioni elevate di nottue e perché comunque, al momento della decisione alla semina, non è possibile valutare il livello di popolazione delle nottue e quindi la necessità o meno di un intervento di controllo. Si tratterebbe, nel caso, di un trattamento di tipo profilattico che come visto è in contrasto con i principi della difesa integrata.

La difesa integrata dalle nottue si basa sul monitoraggio e la previsione dello sviluppo con modelli previsionali, sulle verifiche di campo qualora vi siano le condizioni per lo sviluppo del quarto stadio, su interventi in post-emergenza nel caso di accertato superamento della soglia. La copertura del fondo mutualistico garantisce il risarcimento per danni dovuti a eventuali errori di applicazione della Difesa Integrata o inaspettati attacchi la cui probabilità è comunque bassa.
Nel bollettino sarà segnalato tempestivamente quando iniziare ad osservare se vi è presenza di larve di nottua nelle aree individuate come a rischio, per eventualmente intervenire in post-emergenza con insetticidi liquidi qualora si superi la soglia di danno: il limite per il mais è il 5% delle piante attaccate se queste sono più piccole delle 7-8 foglie. Gli insetticidi registrati per tale uso sono usualmente efficaci se distribuiti tempestivamente dopo l’accertamento del superamento della soglia, di sera con volumi d’acqua abbondanti (10 hl/ha e più).

In pratica, nel caso di superamento della soglia di danno, non sono disponibili efficaci strategie alternative “non chimiche”. In generale la semina anticipata (strategia agronomica) aumenta la probabilità che la coltura sia ben sviluppata, non più suscettibile al danno al momento della comparsa del quarto stadio di nottue.
Per approfondire il funzionamento del modello e la strategia complessiva della Difesa Integrata si veda anche “Razionale difesa dalle nottue“.

AGGIORNAMENTI SU DATI 2022
I casi di popolazioni elevate, almeno per quanto concerne i rilievi eseguiti e le segnalazioni pervenute,  sono stati pochi e circoscritti. In alcuni appezzamenti a mais della fascia costiera orientale è stata individuata una incidenza di danni tra lo 0,5 e il 2,0% delle piante emerse tra le 3 e le 7 foglie di mais con apprezzabile incidenza di ricacci (livelli di attacco tali da non richiedere interventi). Nelle osservazioni di centinaia di migliaia di piante le larve raccolte sono tutte risultate appartenenti alla specie Agrotis ipsilon e il periodo dei primi ritrovamenti corrispondente  alle finestre temporali individuate dal modello previsionale (10-13 maggio – Veneto centro–occidentale, 14-17 maggio – Veneto orientale).
L’obiettivo della Difesa integrata è una superficie trattata in post-emergenza mediamente inferiore al 5%.


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