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Intermizoo, la società gestita da Veneto Agricoltura, proprietaria di oltre 230 selezionati tori di razza Frisona, ha ottenuto in questi giorni importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. I suoi tori si posizionano in vetta alle classifiche tecniche che ne stabiliscono il valore riproduttivo. Oltre 1 milione e 200mila le dosi di seme prodotte ogni anno ed esportate in 55 Paesi. Il nuovo business della selezione dei bufali.
Grandi soddisfazioni all’Intermizoo, società controllata da Veneto Agricoltura con sede operativa a ValleVecchia di Caorle (Ve) e amministrativa a Padova, per gli importanti riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti in questi giorni. L’Associazione Allevatori di Razza Frisona Bruna e Jersey (ANAFIBJ) ha infatti pubblicato le nuove classifiche relative le performance riguardanti i tori di razza Frisona (riproduttori di vacche da latte), per il cui miglioramento genetico Intermizoo, fiore all’occhiello regionale e punto di riferimento nazionale, sta svolgendo da anni un’importante attività di ricerca e selezione.
In pratica, ai primissimi posti delle speciali graduatorie appena stilate troviamo tori di proprietà di Intermizoo, in particolare nella classifica “tori provati” (animali di 5-7 anni di età), il cui indice di valutazione – altamente attendibile – si basa sulle figlie in produzione dei tori selezionati a ValleVecchia; ma anche nella classifica “tori genomici” (1 anno di età), il cui indice di valutazione è un valore genetico calcolato sulla stima del DNA degli animali stessi.
“E’ da diversi anni – sottolinea Francesco Cobalchini, direttore di Intermizoo – che questa importante struttura regionale, sorta proprio con lo scopo di aiutare gli allevatori veneti a migliorare la propria attività dal punto di vista genetico e produttivo degli animali allevati, sta scalando con ottimi risultati queste speciali classifiche zootecniche nazionali e internazionali. Nei giorni scorsi però è stato raggiunto un traguardo davvero straordinario. Si pensi solo che abbiamo posizionato 5 tori tra i primi 7 nella classifica “tori provati” e 5 tra i primi 8 in quella “tori genomici”. Nella speciale classifica IES ( Indice Economico Salute/Sostenibilità ) Intermizoo possiede i primi 8 tori. Addirittura il super toro Miura (nella foto), a livello mondiale, si è posizionato primo e secondo in altre due specifiche graduatorie.”
Ma per quali motivi i riconoscimenti appena ottenuti dall’Intermizoo sono così straordinari? Per comprendere fino in fondo la loro importanza, va ricordato che le classifiche nazionali dell’ANAFIBJ tengono conto delle performance dei primi 50 “tori provati” e dei primi 50 “tori genomici”, ma è tra i primi 10 tori in classifica che si gioca la vera “battaglia commerciale”. Ed è proprio in questa fascia che Intermizoo la fa da padrona. E’ una battaglia che si svolge sui mercati non solo italiani ed europei ma anche di Giappone, Cina, Pakistan, Turchia, Centro e Sud America, Nord Africa, ecc. per complessivi 55 Paesi nei quali Intermizoo esporta ogni anno oltre il 50% delle 1.200.000 dosi di seme prodotto dai propri tori campionissimi selezionati a ValleVecchia.
Se l’attività di Intermizoo “storicamente” si è concentrata perlopiù sul miglioramento genetico dei tori di razza Frisona, in tempi più recenti si è affacciato un altro interessante business: quello della selezione di bufali di Razza Mediterranea per la produzione di seme, richiestissimo dai Paesi delle aree equatoriali e subequatoriali dell’Africa, del Centro America e dell’Asia dove questa tipologia di allevamento zootecnico da latte (più rustico e meno esigente) sta surclassando quello tradizionale delle bovine, fenomeno questo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno provocato un innalzamento delle temperature.
In definitiva, i risultati che emergono dalle nuove graduatorie ANAFIBJ confermano l’importante lavoro svolto in questi anni dai ricercatori di Intermizoo a livello di selezione e ricerca, basato soprattutto su criteri, indici e obiettivi di sostenibilità degli animali. Un riconoscimento che ora la società controllata da Veneto Agricoltura intende ulteriormente consolidare attraverso nuovi investimenti a livello commerciale per finalizzare economicamente proprio i risultati della ricerca, con l’obiettivo di proporsi sui mercati mondiali con un volume di prodotto sempre maggiore proposto a prezzi adeguati.