Bollettino Colture Erbacee n. 68 del 28.8.19 – PIRALIDE

AGGIORNAMENTO PIRALIDE

Pur essendo ancora prevalente la presenza di esemplari della seconda generazione (particolarmente nel Veneto orientale), si conferma che è iniziata la terza generazione della piralide (vedi grafici simulati dalla piattaforma HORTA Mais.net) ed è quindi possibile stimare la sua consistenza e il livello di rischio di danno, particolarmente per mezzo del monitoraggio delle ovature. L’attrattività delle piante di mais per le ovideposizioni, nonché la suscettibilità delle stesse all’attività delle larve diminuiscono significativamente man mano che le piante invecchiano.

Quindi, come obbligatoriamente previsto dalla normativa sulla Difesa Integrata, vanno osservate le colture prima di ogni decisione: non hanno alcuna giustificazione trattamenti eseguiti in presenza di poche ovature (meno di 3-4 ogni 100 piante) e/o su colture in fase avanzata di sviluppo (dalla fase di maturazione cerosa in avanti).

Inoltre, non si può ipotizzare un effetto di controllo significativo dei trattamenti sulle popolazioni di diabrotica ed è anche improbabile ottenere un vantaggio in termini di controllo della cimice asiatica, che tende a essere presente principalmente sui bordi e le cui popolazioni non vengono significativamente ridotte dai trattamenti, dei quali in ogni caso va fatta particolare attenzione ai tempi di carenza dei prodotti.

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In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa per la Difesa Integrata obbligatoria, ed anche volontaria, il Bollettino Colture Erbacee (BCE) fornisce i seguenti collegamenti a prodotti ARPAV: •    le previsioni meteorologiche •    il bollettino Agrometeoinforma •    i dati meteorologici della rete ARPAV in diretta di ieri degli ultimi 60 giorni degli ultimi anni

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