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Continua, con questo report sulla Marineria di Chioggia, la pubblicazione di articoli economici che da qualche anno l’Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell’Acquacoltura dedica alle marinerie dell’Alto Adriatico, rilevando i dati statistici salienti che ne caratterizzano la filiera ittica.
La flotta marittima chioggiotta, con i suoi 222 pescherecci, è una delle più consistenti e attrezzate dell’intero Alto Adriatico. Infatti, da sola rappresenta oltre il 33% dell’intera flotta veneta. Nel 2018 la flotta di Chioggia è rimasta inalterata nel numero di barche rispetto all’anno precedente, mentre nell’ultimo decennio presenta un calo di imbarcazioni del -15,6%, in linea con la riduzione registrata nell’intera area adriatica.
Sono 455 le imprese registrate nel 2018 nel settore della produzione ittica primaria, con le ditte che operano nella pesca marittima (344 unità) che calano del -1,4% rispetto al 2017, mentre quelle dell’acquacoltura (111 unità) vedono salire la propria consistenza del +2,8%. Considerando tutte le imprese della filiera ittica, quindi anche quelle che lavorano il pesce e lo commercializzano, il totale per l’area clodiense sale a 625 unità, con una perdita decennale di ditte del -3,7%.
Nel mercato ittico di Chioggia l’88% dei prodotti alieutici in transito per l’88% sono rappresentati da pesce di origine marittima, da un 7% da quello di laguna e, infine, un altro 5% proveniente da acquacoltura/vallicoltura. Il mercato ittico chioggiotto è di tipo misto e lo sbarcato locale (9.030 tonnellate nel 2018) da solo rappresenta l’82% circa dei quantitativi totali transitati, con questa tipologia di prodotto che segna una perdita decennale del -5,6%, mentre la relativa riduzione di fatturato, a fronte dei 22,4 milioni di Euro rilevati nell’ultimo anno, sale al -9,7%. I transiti totali, comprensivi anche delle quote di prodotti di provenienza nazionale ed estera, sono pari a 10.953 tonnellate (-15,4% rispetto al 2009), mentre l’incasso complessivo è stato di 36,2 milioni di Euro (-22,0% rispetto al 2009). Nel confronto decennale, solo il pesce azzurro presenta una variazione positiva (+9,0%), mentre le altre tipologie sono tutte in calo in tale lasso di tempo.
Questo report si conclude con una ricca panoramica sulle attività di pesca ed allevamento dei molluschi bivalvi. La pesca delle vongole di mare e fasolari, settore gestito dal locale Consorzio (Co.Ge.Vo.), vede impegnate complessivamente 57 turbosoffianti, con 19 di queste draghe idrauliche che sono devolute alla pesca esclusiva dei fasolari. Con le 1.719 tonnellate di vongole di mare pescate, si rileva un raddoppio della produzione nell’ultimo decennio (+203,4%). Invece, i fasolari si fermano a circa 370 tonnellate nel 2018, con una decrescita del -17,1% rispetto al 2009. Molto importante per l’area chioggiotta è la venericoltura effettuata in acque lagunari e tipicamente effettuata con la vongola filippina. Con le 1.516 tonnellate prodotte nel 2017, le vongole filippine presentano una decrescita del -34,8% rispetto al 2008. In Laguna di Chioggia è attivo anche l’allevamento di mitili, effettuato storicamente negli impianti a pali sommersi, con la produzione del 2017 che è risultata pari a 128 tonnellate e con un relativo decremento decennale del -9,3%.
Scarica qui il report sulla Marineria di Chioggia
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