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L’area Wilderness, demanio forestale regionale nel comune di Perarolo di Cadore (BL), la prima dell’arco alpino europeo, con queste due strutture guarda fiduciosa al 2019.
Nelle Dolomiti venete, racchiusa tra due dorsali, precisamente quella che parte dal Monte Duranno ad ovest e l’altra che muove ad est da Cima dei Frati, nel territorio del comune di Perarolo di Cadore (BL), si trova la Val Montina, demanio forestale regionale e per questo gestita da Veneto Agricoltura. È un’area decisamente di difficile accesso, quindi ancora selvaggia, tanto che dal 1994, prima tra quelle dell’arco alpino europeo, è stata “nominata” Area Wilderness. Un’azione di grande valore, concertata allora tra Regione (Azienda regionale Foreste) e Comune, un riconoscimento internazionale che va dove l’ambiente selvaggio è tutelato e le risorse naturali protette.
Ora Veneto Agricoltura, grazie ad alcuni fondi regionali, ha avviato la sistemazione della Casera Val Montina, splendido fabbricato difficilmente raggiungibile ma storico per quell’area, azione giunta ormai al termine. Era però difficile pensare ad una sua completa fruizione senza servizi, ormai irrinunciabili come l’acqua e l’energia elettrica, oltre ad un sentiero fruibile senza troppe difficoltà.
Ancora una volta tra Comune e Agenzia regionale si è creata una sinergia virtuosa. L’apertura al pubblico, dopo i dovuti collaudi, di una spettacolare passerella, sorta di passerella tibetana, molto lunga e bella da cui si può godere una vista incredibile, proprio vicino alla forra di uscita del torrente Val Montina, apre prospettive prima impensabili.
Infatti proprio dal nuovo ardito ponte sospeso partirà un sentiero che porterà direttamente alla Casera; e grazie ad esso si potranno far passare le indispensabili infrastrutture mancanti, ovvero l’allacciamento con l’acquedotto di Perarolo e l’elettrodotto. Il sopralluogo odierno del Sindaco di Perarolo, Pierluigi Svaluto Ferro, con i tecnici di Veneto Agricoltura ha messo in evidenza queste opportunità che complessivamente hanno fruito di finanziamenti regionali ed europei (FERS) di circa 800.000 €.
Con queste due realizzazioni, la Casera diventa la “Porta d’ingresso alla Val Montina”, area che ha pagato anch’essa il tributo al tratto stradale che una decina di anni fa ha bypassato Perarolo di Cadore, con molti disagi per le attività locali.
Il nuovo splendido ponte sospeso è raggiungibile dalla vicina zona industriale di Ansogne, e con la Casera (a breve Veneto Agricoltura emanerà un bando pubblico per l’individuazione di un gestore dello stabile) potrà creare un percorso che sarà agibile “per tutti”, offrendo ad ognuno la possibilità di entrare nell’area Wilderness della Val Montina, in un ambiente incontaminato, che potrà essere volano per valorizzare un territorio quasi sconosciuto e unico. L’Agenzia regionale prevede che il Rifugio escursionistico Casera Val Montina sarà operativo per la stagione 2019.