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I “monumenti viventi” sono ben 110 come la sequoia gigante di Longarone o la magnolia grandiflora di S. Antonio a Padova. Le scuole di Pianiga-VE e Monselice-PD si sono aggiudicate il primo premio del Concorso indetto da Regione, Ufficio Scolastico Regionale e Veneto Agricoltura dedicato agli alberi monumentali, straordinario patrimonio da tutelare valorizzare.
Nel Veneto sono ben 110 gli alberi monumentali ufficialmente censiti, autentico patrimonio naturale vivente da conoscere, tutelare e valorizzare. Un patrimonio frutto anche di storia, fatti e testimonianze perché questi monumenti della biodiversità sono stati, a volte per secoli, “sentinelle” di luoghi e paesaggi. Qualche esempio? La sequoia gigante di Longarone (Bl) che ha resistito all’ondata distruttrice e mortale del Vajont; la farnia di Fossalta di Portogruaro (Ve), già presente nelle mappe del 1600; la magnolia grandiflora che dal 1810 fa bella mostra di sé nel Chiostro di S. Antonio a Padova. L’elenco di queste meraviglie della natura è lungo e sul sito internet dedicato, curato da Veneto Agricoltura (http://bit.ly/1MeuisQ ), è anche ben dettagliato, visto che è suddiviso per provincia e singole schede che descrivono dettagliatamente e mostrano ogni albero monumentale censito.
Per valorizzare questo importante patrimonio naturale, la Regione Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e Veneto Agricoltura, l’Agenzia regionale per l’innovazione nel settore primario, ha indetto ad inizio anno scolastico 2016-2017 il Concorso didattico “Alberi monumentali del Veneto, le radici del nostro futuro”. Si tratta di una iniziativa rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado collegata a un più ampio progetto regionale di tutela e valorizzazione del patrimonio arboreo monumentale, tema molto importante visto che la gestione di un albero monumentale richiede grande impegno e responsabilità da parte del proprietario, Ente pubblico o privato che sia, ma anche dell’intera collettività.Partendo proprio dal presupposto che gli alberi monumentali raccontano anche storie antiche di territori, eventi e uomini del passato, i promotori del progetto hanno voluto coinvolgere il mondo della scuola con l’obiettivo di far scoprire ai più giovani questo straordinario patrimonio naturale.
Allo scopo, Regione Veneto e Veneto Agricoltura hanno messo a disposizione delle scuole aderenti all’iniziativa – ben47 da tutte le province – il Quaderno didattico “Alberi monumentali del Veneto, le radici del nostro futuro” che è servito da strumento di lavoro in classe. Nei loro elaborati, i ragazzi sono riusciti ad esprimere con sguardo attento la loro idea di albero monumentale, raccontando le storie dei luoghi e approfondendo gli aspetti botanici, floristici ed ecologici di questi monumenti naturali.In dirittura d’arrivo dell’anno scolastico è giunto il responso con l’elenco delle scuole vincitrici del Concorso. Il compito della giuria non è stato semplice, data la qualità degli elaborati pervenuti, ma alla fine i vincitori sono stati decretati, con tanto di motivazione.
Per quanto riguarda le scuole primarie si sono classificate ai primi tre posti:- la Scuola “L. da Vinci” di Pianiga (VE) per “aver esplorato, attraverso diverse forme espressive, il complesso mondo degli alberi ed averne colto la bellezza e l’importanza facendole proprie”. (Si aggiudica un computer portatile).- la Scuola “D. Broglio” di Colognola ai Colli (VR) per “aver raccontato la storia del Platano dei cento bersaglieri con un racconto personale e vivissimo, divertente e sorprendente, che ha portato gli alunni a scoprire tutti i segreti di un albero vetusto”. (Si aggiudica uno stereo microscopio didattico).- la Scuola di Valpantena (VR) per “aver lavorato in modo fortemente interdisciplinare e laboratoriale, sperimentando anche la germinazione dei semi, approfondendo temi legati ai propri luoghi e territori. (Si aggiudica una macchina fotografica digitale).
Relativamente alle scuole secondarie di primo grado:-la Scuola “G. Zanellato” di Monselice (PD) per “aver colto pienamente il tema proposto, con un elaborato semplice ed accurato, originalissimo nell’associare sei alberi monumentali a temi di letteratura, arte, scienza e storia e restituendo il lavoro svolto con grande capacità comunicativa”. (Computer portatile).- la Scuola di Romano d’Ezzelino (VI) per “averaffrontato il tema proposto raccontando la storia del Faghér del Cristo attraverso elementi di esplorazione sul campo, di espressione artistica e recuperando la tecnica dell’erbario con elementi di insiemistica. (Stereo microscopio didattico).- la Scuola “G. Carducci” di Este (PD) per “aver raccontato il Castagno, specie che caratterizza parte del paesaggio veneto, approfondendo la conoscenza di questo albero esplorandone anche tutte le risorse e gli utilizzi”. (Macchina fotografica digitale).
Infine, ricordiamo che al seguente link è scaricabile il Quaderno didattico “Alberi monumentali del Veneto, le radici del nostro futuro”: http://bit.ly/2pEXy81
Per informazioni sugli alberi monumentali d’Italia e la nuova normativa che disciplina la materia si veda: http://bit.ly/2pFiQSF
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