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In attesa di conoscere i dati quantitativi finali della vendemmia 2016, che saranno diramati nel tradizionale incontro promosso da Regione, Veneto Agricoltura e Avepa a Lonigo (Vi) il prossimo 22 dicembre, l’Agenzia regionale ha fatto il punto sulle quotazioni delle uve, che mediamente hanno registrato quest’anno nel Veneto un incremento del 5,5% rispetto al 2015. Treviso e Padova meglio di Verona. La varietà Glera (Prosecco) spicca il volo.
Esaminando i dati delle Borse Merci delle Camere di Commercio di Verona, Treviso e Padova, si calcola che quest’anno l’incremento medio del prezzo delle uve ha raggiunto nel Veneto un +5,5% rispetto al 2015. Tuttavia nel confronto tra le diverse province è possibile osservare come le quotazioni sulla piazza di Verona siano rimaste mediamente invariate rispetto al 2015 (+0,3%), mentre a Treviso e Padova si registra un incremento rispettivamente pari all’8,7 e all’8%. Ne consegue che mentre Verona conferma un prezzo medio di 0,69 euro per chilo di uva raccolta, Treviso consolida la leadership regionale con una media di 0,83 €/kg e Padova riduce il distacco dalla provincia scaligera salendo a 0,53 €/kg. Il prezzo medio per l’intera regione è calcolato in 0,68 €/kg.
L’analisi all’interno delle diverse tipologie di uva consente di individuare nella presenza o meno di uve Glera, utilizzate per la produzione del Prosecco nelle sue diverse denominazioni, la discriminante più importante tra l’andamento delle quotazioni veronesi e quello delle altre province.
A Treviso le quotazioni delle uve Glera sono risultate in aumento rispetto all’anno precedente, ma in misura diversa a seconda della tipologia: Cartizze Docg +4,2%, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Docg +9,1%, Prosecco Doc +15,4%. A Padova il prezzo della Glera per la produzione di Prosecco Doc è salito del 20% e analogo aumento è stato osservato per il Serprino Doc, un vitigno riconducibile alla famiglia dei Prosecchi.
Per quanto riguarda le altre tipologie di uva, quelle utilizzate per la produzione dei rossi veronesi hanno avuto quotazioni stabili o in calo (Bardolino -6,6%, Amarone -2,3%, Valpolicella invariato). In leggero calo anche Custoza (-4,7%) e Soave (-2,3%), in aumento le quotazioni delle uve Valdadige Doc (+12,5%),Chardonnay e Pinot Bianco Igt (+6,3%) e Lugana Doc (+2,8%).
A Treviso, oltre alla varietà Glera, sono risultati in crescita i prezzi di tutte le tipologie tranne Pinot bianco e Chardonnay Igt (-8,6%),Tai Igt (-11,8%) e Pinot nero Igt (-4,8%). Da notare i significativi aumenti delle quotazioni delle uve complementari utilizzate per il taglio con Prosecco Doc (+29%) e delle rosse comuni, Merlot e Malbeck (+20%). Sulla piazza di Padova, oltre alle uve già citate, hanno beneficato di rilevanti incrementi di prezzo la Rabosa Igt (+20,6%) e soprattutto la Friulara Docg Bagnoli che ha più che raddoppiato la propria quotazione (+140%). In calo invece le uve del Colli Euganei Fior d’Arancio Docg (-8%).
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