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In questi giorni molti media europei stanno commentando, spesso con forte criticità, il Trattato commerciale (TTIP) in corso di discussione tra UE e USA. Al riguardo, il Commissario europeo al Commercio Cecilia Malmstrom è intervenuta con una serie di precisazioni
– I cosiddetti “testi consolidati”, in una trattativa commerciale, non rappresentano i “risultati finali”. Essi riflettono la posizione negoziale di ciascuna parte in causa, nient’altro.
– Non dev’essere una sorpresa che nel corso dei negoziati vi siano dei settori in cui l’UE e gli USA presentino diversi punti di vista. Finora, per alcune aree di trattazione sono stati raggiunti dei buoni risultati, mentre per alcune aree non è stato trovato l’accordo.
– E normale che in una trattativa entrambe le parti vogliano raggiungere il massimo dei propri obiettivi, ma ciò non significa che necessariamente debbano incontreranno a metà strada. Nelle aree di trattazione in cui le distanze risultano essere insormontabili, semplicemente non sarà fatto nessun accordo. In questo senso, molti dei titoli allarmistici che compaiono in questi giorni sui media europei sono una tempesta in un bicchier d’acqua.
– Dal 2015, la Commissione europea ha reso le posizioni dell’UE in seno a tutte le questioni negoziate nel TTIP di pubblico dominio. Infatti, al termine di ogni ciclo di negoziati vengono pubblicati i report dei tavoli di lavoro, le prese di posizione e le proposte testuali dell’UE. Di fatto, quindi, le posizioni dell’Unione Europea sono a disposizione di tutti sul sito internet: http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/index_it.htm
– La proposta UE per la coerenza normativa, resa pubblica dopo il round dello scorso febbraio, include riferimenti al principio di precauzione e sottolinea le procedure UE di consultazione pubblica consolidate, aperte a tutti gli interessati.
– Va chiarito che l’Industria europea non detiene accessi agevolati alle posizioni negoziali rispetto alle altre parti interessate. L’UE prende in considerazione e dà lo stesso peso alle osservazioni che giungono da tutte le parti coinvolte nei negoziati (sindacati, associazioni dei consumatori, organizzazioni sanitarie o ambientali, ecc.), che sono tutte rappresentati nel gruppo consultivo che si riunisce regolarmente con il team di negoziazione UE.
– Preciso che l’accordo commerciale non abbasserà il livello europeo di tutela dei consumatori, o di sicurezza alimentare, o dell’ambiente. Gli accordi commerciali non cambieranno le leggi UE in materia di OGM, o del modo sicuro di produrre carne di manzo, o in tema di protezione dell’ambiente.
– Qualsiasi accordo commerciale UE/USA cambierà solo se porterà dei miglioramenti all’attuale sistema comunitario, rendendolo più forte. Nessun accordo commerciale limiterà le capacità future dell’UE di fare nuove regole per proteggere i cittadini europei o salvaguardare l’ambiente.
– Gli standard raggiunti dall’UE non saranno abbassati. In qualità di Commissario europeo per il Commercio “ho un mandato chiaro per negoziare il TTIP dato alla Commissione dai 28 Governi dell’UE che definisce chiaramente gli obiettivi che l’accordo deve raggiungere, quali sono le nostre “linee negoziali rosse” che non devono essere oltrepassate.
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