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Agire con urgenza per salvare i settori e le imprese in crisi. Lo ha chiesto Copa-Cogeca a margine dell’ultimo Consiglio agricolo dell’UE. Presentato un pacchetto di proposte
Il Segretario generale dell’Organizzazione agricola UE Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha sorriso al fatto che il Commissario Phil Hogan e tutti i Ministri agricoli dell’UE abbiano riconosciuto che i mercati del latte e delle carni suine siano in crisi. “La situazione a livello aziendale – ha sottolineato Pesonen – sta peggiorando velocemente e gli agricoltori hanno ormai gravi problemi di liquidità, che probabilmente non si fermeranno alla prossima primavera ma continueranno per tutto il 2016. Senza un intervento urgente molti produttori saranno obbligati ad abbandonare il settore. Mi auguro che gli Stati Membri presentino subito delle misure solide e credibili per migliorare questa grave situazione”.
Mercati agricoli: situazione catastrofica
I prezzi al produttore sono a livelli bassissimi, in particolare nel settore lattiero-caseario, della carne bovina, delle carni suine, degli ortofrutticoli e dei cereali. Come non bastasse – sostiene Copa-Cogeca – sembra non trovare soluzione la crisi russa che ha determinato la perdita di uno tra i principali mercati di esportazione dell’UE, quantificato in oltre 5 miliardi di euro. I prezzi dei fattori di produzione, inoltre, continuano ad essere elevati, in particolare i costi dei fertilizzanti. Dunque, un quadro complessivo poco confortante sul quale la PAC poco riesce a incidere in quanto non dispone di strumenti adeguati per affrontare la difficile situazione che si è venuta a creare. Per questo si rendono necessarie delle politiche comuni forti, capaci di fornire soluzioni immediate a questi problemi che colpiscono l’UE. Quali sono le proposte individuate da Copa-Cogeca? Al primo posto vi é la riapertura del mercato russo, in quanto “gli agricoltori europei non devono pagare il prezzo della politica internazionale. L’aiuto che gli agricoltori hanno ricevuto dall’UE non ha coperto nemmeno una piccola parte delle perdite. Inoltre, solo il 25% del pacchetto di aiuti è stato versato finora per via dei ritardi delle Autorità nazionali, provocando il fallimento di numerose imprese agricole”. La lista delle priorità continua con la necessità di prevedere dei crediti per promuovere le esportazioni e un sostegno al credito più aggressivo da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
Lattiero-caseario
Per quanto riguarda più specificatamente il settore lattiero, dove in molti Paesi dell’UE i prezzi corrisposti ai produttori sono inferiori ai costi di produzione, Copa-Cogeca ha chiesto che vengano adottate le misure previste nel pacchetto di aiuti e in particolare a non ritardare i pagamenti degli aiuti mirati e i pagamenti diretti per alleviare almeno in parte le difficoltà di cassa dei produttori. Il prezzo di intervento europeo per il latte, che non prende in considerazione gli altissimi costi di produzione, va altresì rivisto e reso più efficiente in quanto sta creando una pressione al ribasso sui prezzi. Bisogna incrementare anche le esportazioni e trovare nuovi sbocchi di mercato.
Carni suine
Relativamente al settore suinicolo, Copa-Cogeca ha ribadito che i prezzi restano troppo bassi, per cui ha chiesto che l’UE di intensifichi i negoziati con la Russia per riaprire il prima possibile il loro mercato, principale destinazione per l’esportazione di carni suine europee. Occorre anche sviluppare un meccanismo che incoraggi le esportazioni di carni suine, come i crediti all’esportazione e trovare, anche in questo caso, nuovi sbocchi di mercato per la produzione UE.
Benessere animale: norme da semplificare, non da rivoluzionare
In merito alla possibile creazione di una nuova piattaforma sul benessere degli animali, Copa-Cogeca ha ribadito che è preferibile semplificare le (troppe) norme esistenti, migliorando e armonizzando la loro attuazione, piuttosto che creare una nuova legislazione. I futuri sviluppi in materia di benessere animale – secondo l’Organizzazione agricola europea – devono riguardare la semplificazione della legislazione esistente, che deve offrire una maggiore flessibilità agli operatori, riducendo gli elevati costi amministrativi che devono sostenere. Inoltre, il legame tra questa piattaforma (lavoro e coordinamento) e i centri di riferimento deve essere chiarito. Malgrado la difficile situazione del mercato, Copa-Cogeca sottolinea che gli agricoltori stanno già applicando iniziative volontarie volte a migliorare il benessere degli animali durante il trasporto per aiutare gli operatori del settore a garantire un livello ancor più elevato di benessere animale.
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