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I dati presentati oggi a Veneto Agricoltura parlano di uve sane e condizioni climatiche ok, e una produzione media di +10% nel Veneto; ma il meteo può ancora influenzare la maturazione. Ass.re Pan: il 2015 supererà sicuramente i quasi 11mio/q.li di uva del 2014. L’importanza dell’irrigazione di soccorso. I dati provincia per provincia del NordEst. Ma anche delle più importanti regioni viticole italiane, Francia e Spagna.
La vendemmia 2015? Senz’altro interessante ma complessa, soprattutto nelle aree non irrigate. Questo il quadro disegnato oggi a Legnaro-PD (nella sede dell’Azienda regionale) da Regione, CREA Viticoltura Conegliano, AVEPA, coordinati dagli esperti di Veneto Agricoltura. Per fortuna però la vite si sta dimostrando una pianta altamente adattabile e resistente alle diverse condizioni climatiche. Basti fare un confronto tra la scorsa annata viticola e quella del 2013, che per certi versi assomiglia molto a questa in corso: continue precipitazioni nel 2014, con suoli inzuppati e viti aggredite dalle malattie fungine; grande caldo e scarse precipitazioni nel 2013, come del resto si sta verificando in questo periodo. Ciò nonostante, in un caso o nell’altro, la vite si adatta e produce.
“Produzione che nel Veneto – ha ricordato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan – ha raggiunto lo scorso anno i 10,45 milioni di quintali di uva pari a 8,2 milioni di ettolitri di vino per un valore relativamente all’export di 1,67 miliardi di euro. La vendemmia 2015 supererà senz’altro questi valori, visto che le prime indicazioni prevendemmiali mettono il sorriso ai viticoltori”.
“A pochi giorni dall’avvio della vendemmia anche nel Nord Est, che sarà lunga visto che l’uva è perfettamente sana e con bucce spesse – sottolinea Diego Tomasi direttore del Crea Viticoltura Conegliano – va detto che i mesi vegetativi da giugno in avanti hanno lasciato un’impronta che le prossime settimane non potranno cancellare. Infatti, dopo un avvio che sembrava portare ad un’annata precoce, il caldo di luglio ha frenato lo sviluppo vegetativo e il procedere delle fasi fenologiche, per cui l’inizio della vendemmia si posizionerà su date “normali” o leggermente anticipate (solo nella provincia di Bolzano è confermato un anticipo vendemmiale di circa due settimane)”.
L’uva si presenta quasi ovunque perfettamente sana e integra, elemento questo caratterizzante questa vendemmia 2015, e anche la pianta non ha subito gravi attacchi da funghi e parassiti. Proprio a causa delle elevate temperature di questa estate, le prime analisi chimiche sugli acini indicano valori zuccherini su livelli medi e così dovrebbero rimanere. Non sarà quindi un’annata da vini alcolici a tutto vantaggio di vini più equilibrati. Le acidità sono in netto calo, per cui sono attesi vini meno freschi ma più morbidi e rotondi. Al momento, i vigneti in collina irrigata sono in netto vantaggio rispetto alle realtà che stanno subendo lo stress idrico, questo grazie alle minori temperature diurne e alle notti più fresche e ventilate. Tutta la provincia di Bolzano, da questo punto di vista, sembra avviata ad un’ottima annata.
La vendemmia che sta per iniziare presenta numerosi punti di forza: sanità delle uve, equilibrio vegetativo delle viti, produzioni non esuberanti, zuccheri e acidità nella media, ma con ottime opportunità qualitative per gli altri componenti. Per contro le elevate temperature diurne costringono la pianta a chiudere gli stomi già alle prime ore del mattino per ridurre le perdite di acqua; da qui i lenti incrementi in zuccheri che si stanno verificando e il calo acido.
Vediamo ora in sintesi come si annuncia la vendemmia 2015 nel Nord Est per Provincia.
Veneto
Belluno: La produzione, salvo imprevisti, sarà più abbondante rispetto al 2014 dato che i grappoli, fini dai primi giorni di agosto, si presentavano più carichi e rigonfi. Si stima una produzione del 10-15% in più rispetto alla scorsa annata sia per le uve bianche che per quelle nere. Si stima un ulteriore aumento del 8-10% della resa complessiva per l’entrata in produzione di nuove superfici.
Padova: La produzione, sia per le uve bianche che nere, è stimata in linea con quella del 2014. Infatti, complessivamente la potenzialità produttiva segnalata è buona, ma non abbondante. Lo stato fitosanitario è ottimale e questo consente di ipotizzare che non vi saranno forti riduzioni di produzione. Il contesto é dunque assai diverso da quello del 2014 quando, a fronte della forte carica delle piante, la produzione è stata ridotta dai danni provocati da marciumi e peronospora dovuti alle eccessive precipitazioni. Quest’anno, casomai, l’incognita è data dal protrarsi delle alte temperature e dalle scarse precipitazioni. Va segnalato, infine, l’entrata in produzione di circa 295 ettari di vigneti a bacca bianca, che costituiranno il 5% circa della superficie complessiva in produzione. Per quanto riguarda i vigneti a bacca nera, sono entrati in produzione circa 73 ha di vigneti la cui superficie rappresenta l’1% circa della superficie complessiva.
Rovigo: Si segnalano produzioni nella media o leggermente in calo rispetto al 2014 (-5/10%), soprattutto sulle varietà a bacca nera. Fortunatamente il grande caldo delle scorse settimane sembra si stia esaurendo, ma servirebbero anche delle piogge ristoratrici di cui i vigneti ne hanno un gran bisogno. Nel 2015 si registra l’entrata in produzione di circa 12 ettari di vigneti a bacca bianca, che costituiranno il 5% circa della superficie complessiva in produzione; circa i vigneti a bacca nera, sono entrati in produzione 3 ha di vigneti la cui superficie rappresenta l’1% della superficie complessiva.
Treviso: In linea generale, le stime di produzione danno segnali di crescita rispetto al 2014, in particolare per le uve bianche. Per le uve nere, invece, si potrebbero verificare delle lievi riduzioni, soprattutto a carico del Merlot per la presenza di casi di peronospora larvata. Per effetto sia del trend di aumento di superfici vitate (Glera e Pinot Grigio), che riguarda ormai da anni la provincia di Treviso, sia del buon andamento stagionale, in particolare delle fasi di fioritura e allegazione, si stima, rispetto al 2014, un significativo aumento medio della produzione pari al 18%. Questo incremento è imputabile soprattutto alle uve bianche, che oramai costituiscono circa l’83% della superficie vitata provinciale. Inoltre, è previsto un recupero di produttività per unità di superficie di circa il 10% rispetto al 2014, attribuibile al buon andamento stagionale. A questi fattori va aggiunto un aumento di circa l’8% dovuto all’entrata in produzione di nuovi impianti realizzati nelle campagne 2012/2013 e 2013/2014. L’apporto dell’entrata in produzione dei nuovi vigneti sul totale é stimato intorno al 2%. In definitiva, si stima una produzione totale provinciale di 5.300.000 q cosi distinti: uve bianche 4.560.000 q; uve nere 740.000 q.
Venezia: Le previsioni produttive, considerando il prosieguo di un buon andamento meteo, sono positive sia per quanto riguarda la quantità, per la quale è presumibile una produzione media superiore del 10/15% rispetto al 2014, che per la qualità. Le variazioni rispetto al 2014 sono da imputare esclusivamente alle differenti precipitazioni: troppo abbondanti l’anno scorso, quasi inesistenti quest’anno.
Verona: Per il 2015 si stima una produzione complessiva di 4.442.970 q di uva così ripartiti: uve bianche 2.701.163 q, di cui 1.180.273 DOP; uve nere 1.741.806 q, di cui 1.245.835 DOP. Dall’analisi dei dati raccolti si ritiene che le rese per il 2015 abbiano un incremento del 15%. Tale dato trova riscontro nel buon andamento climatico stagionale registrato sino ad ora, caratterizzato soltanto dalla presenza di un po’ di siccità localizzata e da un evento grandinigeno che ha colpito in modo significativo soltanto alcune ristrette aree. Da segnalare, infine, una scarsa presenza di fitopatologie.
Vicenza: Sono previste variazioni tutte in aumento di circa il 25% rispetto al 2014 con punte del 50-60% nella zona DOC Breganze. Tale incremento è dovuto alla mancanza di fenomeni grandinigeni che lo scorso anno sono stati invece intensi e diffusi in quasi tutto l’areale di coltivazione della vite. L’incidenza della resa complessiva con l’entrata in produzione dei nuovi vitigni é del 4% sulla superficie totale vitata.
Trentino-Alto Adige
Bolzano: Si stima una quantità probabilmente vicina alla media degli ultimi anni con una produzione di 325.000 hl.
Trento: E’ atteso un incremento del 15-20% rispetto al 2014. Maggiore la produzione di uve a bacca nera rispetto alle bianche.
Friuli-Venezia Giulia
In linea generale, è previsto un leggero aumento produttivo (5-8%) rispetto allo scorso anno, dovuto soprattutto a una maggiore fertilità delle gemme, a uno stato sanitario al momento decisamente superiore rispetto al 2014 e all’entrata in piena produzione di alcune centinaia di ettari di nuovi impianti (specialmente uve bianche).
Resto d’Italia, Francia e Spagna
Nel corso del focus sono stati effettuati dei collegamenti in videoconferenza con le principali Regioni viticole d’Italia, nonché con Francia e Spagna per fare il punto con i nostri principali competitors.
Piemonte: si prevede un leggero calo produttivo rispetto al 2014 a tutto vantaggio della qualità; Emilia-Romagna: ottima situazione fitosanitaria e produzione in contenuto aumento; Toscana: altissima qualità e produzione in linea con le medie annuali; Puglia: grosso incremento produttivo grazie alle favorevoli condizioni climatiche e buona qualità; Sicilia: uve precoci già in corso di vendemmia, qualche problema fitosanitario ma buona qualità.
In Francia, produzione in linea con lo scorso anno, ottima situazione fitosanitaria, attesa grande qualità. I cugini francesi dovranno però abituarsi alle ondate di calore. Spagna: quantità in calo e ottima qualità.
La relazione generale con i dati previsionali della vendemmia 2015 nel Nord Est d’Italia può essere scaricata al seguente link: https://www.venetoagricoltura.org/basic.php?ID=5872
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