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Una Relazione della Corte dei Conti europea evidenzia come gli Stati Membri e la Commissione non abbiano fatto abbastanza per dimostrare che i 100 miliardi di euro stanziati per lo Sviluppo rurale nel periodo 2007-2013 siano stati spesi bene
Secondo la Corte dei Conti europea gli attuali meccanismi di monitoraggio e valutazione non sono stati in grado di fornire tempestivamente i dati necessari per adottare decisioni informate sulle misure più efficaci e più efficienti in vista della preparazione della politica di Sviluppo rurale per il periodo 2014-2020. Secondo la Corte, infatti, gli Stati Membri hanno mostrato scarso interesse per i risultati conseguiti attraverso i propri PSR. Non solo, nella Relazione si legge che gli Stati Membri e la Commissione si sono concentrati troppo sullo spendere le risorse finanziarie destinate allo Sviluppo rurale e non abbastanza sul raggiungere efficacemente i risultati attesi. Inoltre, la Commissione ha accettato dei PSR da parte degli Stati Membri che avevano obiettivi vaghi e indeterminati e che non specificavano cosa dovessero conseguire i programmi. La Corte evidenzia anche delle debolezze nel monitoraggio e nella valutazione attuati dagli Stati Membri che, tra l’altro, hanno prodotto informazioni non affidabili. Come non bastasse, la Relazione della Corte riporta che la rendicontazione dei risultati ottenuti è stata inadeguata e che la Commissione e gli Stati Membri non hanno fatto buon uso delle informazioni disponibili in materia di risultati per migliorare l’efficacia e l’efficienza della spesa destinata allo Sviluppo rurale. Le criticità emerse nell’audit operato dalla Corte minerebbero, dunque, la certezza che il bilancio dell’UE sia stato speso bene.
Le raccomandazioni della Corte in vista della nuova programmazione 2014-2020
Alla luce di queste criticità, la Corte dei Conti europea raccomanda, quindi, che i miglioramenti riguardanti le attività di monitoraggio e valutazione vengano apportati nel periodo restante dell’attuale programmazione di spesa (ovvero fino alla fine del 2015). La Commissione e gli Stati Membri dovrebbero dunque avvalersi del monitoraggio e della valutazione per concentrasi maggiormente sul conseguimento degli obiettivi, nonché attivarsi sin d’ora per garantire che si possano ricavare informazioni di buona qualità e comparabili dalle valutazioni ex post del 2015 relative al periodo di programmazione 2007-2013. La Commissione dovrebbe anche migliorare la progettazione del Quadro comune per il monitoraggio e la valutazione per produrre informazioni più tempestive, pertinenti, affidabili e comparabili, in particolare per quanto riguarda l’efficacia e l’efficienza di ciascuna misura nel raggiungere i risultati. Gli Stati Membri e la Commissione dovrebbero garantire che i PSR 2014-2020 costituiscano una base migliore per la sana gestione finanziaria, con obiettivi specifici e misurabili e piani per il monitoraggio e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia dei programmi. Infine, gli Stati Membri dovrebbero integrare l’efficacia e l’efficienza nei propri sistemi di attuazione dei PSR 2014-2020 riutilizzando per il monitoraggio e la valutazione le informazioni raccolte nell’ambito delle procedure di domanda, selezione e pagamento, nonché migliorare la comunicazione dei risultati ottenuti con le risorse finanziare dell’UE per meglio ottemperare all’obbligo di rendere conto. (Fonte: ue)
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