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In calo la produzione, buona la qualità. Il 5 settembre (ore 10,00) a Legnaro-Pd, Veneto Agricoltura con tutte le Amministrazioni regionali del nord est, presenterà le prime stime produttive della vendemmia 2012. Videoconferenza con le principali Regioni viticole italiane. Tutti i dati provincia per provincia e per varietà di uva.
Le tanto attese precipitazioni sono finalmente arrivate, se poi da giovedì – come annunciano le previsioni meteo – ritornerà il sole, allora nei vigneti verranno a crearsi le condizioni per una maturazione ottimale delle uve. Che quest’anno la quantità stimata di raccolta, non solo nel Veneto, risulti essere inferiore rispetto allo scorso anno é ormai un dato assodato, sotto il profilo qualitativo però i giochi sono ancora aperti, ma tutto fa ben sperare. Della vendemmia 2012 nel nord est se ne parlerà il prossimo 5 settembre (ore 10,00) in occasione del tradizionale incontro promosso da Veneto Agricoltura a Legnaro-Pd (Viale dell’Università 14), durante il quale saranno illustrati i primi dati quanti-qualitativi non solo del Triveneto ma anche delle altre principali Regioni viticole italiane (Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia).Considerato che nel 2011 l’export veneto del vino è stato di 1,33 miliardi di euro, posizionando la nostra Regione al primo posto in Italia con il 30% del valore complessivo delle esportazioni, si può ben capire che parlare di vendemmia e di vino è una faccenda molto seria. Veneto Agricoltura lo fa da molti anni, tanto che d’intesa con Regione Veneto, Avepa e Ente CRA-Vit di Conegliano ha messo in piedi un meccanismo di monitoraggio costante del vigneto e dell’intero comparti vitivinicolo – unica esperienza del genere in Italia – che si sviluppa attraverso un’attenta attività di raccolta dati divulgati nell’ambito di tre convegni annuali, il cosiddetto Trittico Vitivinicolo. Come detto, le prolungate alte temperature estive e soprattutto la straordinaria siccità, interrotta con le piogge di questi giorni, hanno fortemente inciso sulla quantità stimata di uva raccolta. Nei vigneti non serviti da irrigazione (per esempio sui Colli Euganei) il calo potrebbe addirittura raggiungere il 50%. Va meglio nei vigneti, soprattutto più anziani, che non hanno subito un pesante stress idrico. Quasi ovunque le uve si presentano comunque sane, con ottimi gradi zuccherini e buona acidità. Saranno determinanti le condizioni meteorologiche dei prossimi giorni, ma gli addetti ai lavori, senza sbilanciarsi troppo, fanno capire che ci sono i presupposti per una buona vendemmia.
Ufficio Stampa
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