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Forti preoccupazioni per i vigneti senza irrigazione di soccorso, nessun problema altrove. Il punto di Veneto Agricoltura, provincia per provincia, sulla prossima vendemmia. Il 5 settembre a Legnaro-Pd il tradizionale appuntamento con le previsioni vendemmiali nel Nord Est d’Italia.
La crisi idrica di queste settimane sta colpendo pesantemente l’agricoltura veneta, ma la viticoltura sembra stia reagendo bene anche se non dappertutto. Nel pieno della fase di maturazione delle uve, cosa sta succedendo nei vigneti delle principali aree vocate regionali? L’osservatorio di Veneto Agricoltura, in vista del tradizionale incontro sulle previsioni vendemmiali nel nord est d’Italia in programma il prossimo 5 settembre a Legnaro (Pd), ha fatto il punto raccogliendo i primi dati.
Nell’area del Prosecco DOCG, nei giorni scorsi si sono registrate due abbondanti precipitazioni (60-70 mm) che hanno raddrizzato una situazione che si stava facendo preoccupante, soprattutto per i vigneti più giovani. La pioggia è arrivata a macchia di leopardo ma complessivamente la situazione di stress idrico è rientrata. Sotto il profilo sanitario non si registrano particolari problemi. L’oidio, che colpisce particolarmente i vigneti di collina, fortunatamente quest’anno non si è visto. Il caldo torrido di fine giugno e inizio luglio (24 giorni consecutivi con temperature medie di 29° e punte di 36°) ha arrestato la corsa della peronospora. Con queste premesse, la vendemmia si annuncia interessante, anche se è ancora prematuro parlare di qualità. Sotto il profilo quantitativo, invece, i vigneti registrano mediamente un 5% in più di grappoli, ma bisognerà attendere ancora un po’ per valutare il loro peso. L’invaiatura è iniziata e se arriveranno altre precipitazioni si avranno senz’altro grappoli più grossi. Nell’area del Prosecco la vendemmia 2012, che si prevede “lunga”, inizierà attorno al 10 settembre per le varietà precoci. Il Consorzio di Tutela prevede di organizzare nei primi giorni di settembre due incontri informativi rivolti ai viticoltori.
Nel veronese, gran parte dei preziosi vigneti sono coperti da sistemi di irrigazione programmata, per cui la carenza idrica non sta pesando particolarmente se non nei costi di gestione aziendale. Gli impianti di irrigazione a goccia vanno infatti seguiti 24 ore al giorno. La vendemmia si annuncia buona sotto il profilo qualitativo e nella norma dal punto di vista quantitativo. La vendemmia inizierà negli ultimi giorni di agosto con le varietà precoci (Pinot Grigio e Chardonnay), a seguire tutte le altre.
Anche nel vicentino molti vigneti sono irrigati artificialmente, per cui la carenza idrica non sta pesando eccessivamente sulla maturazione delle uve. Un po’ diversa la situazione in collina, dove la situazione sotto questo profilo è più carente e le alte temperature delle ultime settimane stanno allarmando i viticoltori. La vendemmia nel vicentino si annuncia in ritardo di una settimana per cui dovrebbe prendere il via nell’ultima settimana di agosto. I vigneti si presentano sani, a parte qualche episodio di mal dell’esca e tignoletta. La quantità invece piange: per le varietà precoci (Pinot Grigio e Chardonnay) si prevede addirittura un -30% rispetto allo scorso anno. La Glera (Prosecco), la Garganega e il Merlot si annunciano nella media, anche se i grappoli presentano meno acini. Da registrare la recente tromba d’aria abbattutasi nell’area di Grancona e Sarego che ha fortemente danneggiato numerosi vigneti.
Nella provincia di Padova, in particolare sui Colli Euganei, e nella provincia di Rovigo si registra la situazione più preoccupante di tutta la Regione. Non piove da due mesi e i vigneti patiscono una carenza idrica calcolata nel lungo periodo di almeno 200/250 mm d’acqua. I vigneti più vecchi stanno reagendo bene allo stress idrico, ma in quelli più giovani le uve non stanno maturando in maniera ottimale. Ciò nonostante la situazione sanitaria si presenta al momento buona. La scarsità di piogge e le alte temperature fin qui registrate determineranno una vendemmia anticipata di 4-5 giorni rispetto allo scorso anno, nonostante una fioritura regolare. Attorno al 20/22 agosto si partirà con i bianchi e le basi spumanti. Tra i viticoltori padovani serpeggiano forti preoccupazioni sia per la qualità che per la quantità della prossima vendemmia.
Nel Veneto orientale la musica non cambia. La siccità sta mettendo in sofferenza gran parte dei vigneti determinando un accorciamento della fase di maturazione delle uve. I grappoli stanno perdendo progressivamente volume e se non dovessero arrivare sufficienti precipitazioni gli acini avranno anche pochi zuccheri. Per le varietà precoci (Pinot Grigio e Pinot Nero e basi spumanti) la vendemmia si annuncia posticipata di 7-10 giorni rispetto allo scorso anno, ma comunque anticipata di una settimana sullo storico degli ultimi cinquant’anni. Le prime operazioni di raccolta delle uve dovrebbero iniziare attorno al 25-26 agosto.
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