Nuove norme per la qualità dei prodotti agricoli


Sarà più facile registrare i marchi dei prodotti alimentari, a tutela di produttori e consumatori. Nelle etichette anche un simbolo geografico riconoscibile

La procedura di codecisione fra Parlamento europeo e Consiglio in tema di marchi di qualità per i prodotti alimentari ha fatto un passo avanti con l’approvazione da parte della Commissione agricoltura del nuovo pacchetto di norme, che sarà votato nella seconda plenaria di settembre. Si tratta di norme tese a consentire ai produttori agricoli europei una migliore competizione con quelli dei paesi terzi, facilitandoli nella creazione di marchi di qualità, e a infondere nei consumatori maggiori certezze. La nuova normativa fornirà un unico insieme di regole per l’attribuzione di marchi a prodotti alimentari come carne, formaggio, birra, frutta, verdura, olio, pane, dolci, che provengono da una zona geografica determinata o che sono frutto di un processo di trasformazione tradizionale. Regole che si applicheranno anche al cioccolato e al sale, ma che non riguarderanno vino e alcolici. L’aggiunta in etichetta di caratteristiche come “light” o “a basso contenuto di grassi”, rimarranno su base volontaria. L’approvazione della proposta di regolamento UE sui regimi di qualità dei prodotti agricoli rappresenta un fatto storico in quanto viene rafforzato una delle principali leve competitive del nostro sistema agroalimentare.

Le novità in sintesi

Lo schema attuale di etichettatura di origine comprende tre marchi: Dop (Denominazione di origine protetta), Igt (Indicazione geografica tipica) e Stg (Specialità tradizionale garantita).Particolarmente importante é quello delle denominazioni Stg, registrate senza riserva del nome in base alla normativa vigente e, per le quali, è stata introdotta la possibilità di modifica della denominazione con un nome suscettibile di registrazione e il successivo inserimento nel nuovo registro UE. Altre novità riguardano la maggiore efficacia delle misure amministrative e giudiziarie per la protezione dei prodotti di qualità da imitazioni, usurpazioni ed evocazioni; il superamento delle incertezze interpretative ed applicative sull’utilizzo dei marchi d’area nelle etichette dei prodotti Dop e Igp; l’inserimento dell’agricoltura di montagna e della vendita diretta tra i termini opzionali in etichetta. I simboli associati alle sigle Dop, Igt e Stg dovranno essere obbligatori per tutti i prodotti registrati nell’UE. Le etichette che appariranno sul prodotto avranno la stessa denominazione registrata. Nel caso delle Dop e Igt potrebbe apparire nel marchio anche un disegno o un simbolo riferito allo stato Membro o alla Regione da cui proviene il prodotto.