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Il modello di previsione dello sviluppo delle popolazioni (si veda RAZIONALE DIFESA DALLE NOTTUE) indica che un significativo raggiungimento del quarto stadio larvale delle nottue (“bisso moro”), il primo in grado di danneggiare le colture (bollettino 41 e 42), comincerà per le zone costiere (entro i 20-30 km dal mare) tra il 1° e il 3 maggio (circa una settimana dopo le altre aree del Veneto (bollettino 44). In particolari microclimi con temperature medie più elevate (terreni scuri, …) lo sviluppo del quarto stadio potrà essere raggiunto con 2-3 giorni di anticipo. Pur non avendo registrato migrazioni molto abbondanti in concomitanza con i venti di scirocco, stante l’andamento stagionale e le epoche di semine e trapianti, la gran parte della superficie ospita colture nelle fasi più suscettibili (ad es. mais da inizio emergenza fino alle 4-5 foglie) e quindi esiste il rischio di attacchi significativi localizzati. Si invitano gli agricoltori delle aree sopra individuate, a partire dal 23 aprile, ad osservare le colture più suscettibili (mais, bietole, orticole di recente trapianto,…) dando priorità agli appezzamenti maggiormente coperti da residui o vegetazione in marzo – inizio aprile (bollettino 41 e 42) poiché tali situazioni favoriscono le ovideposizioni e poi consentono lo sviluppo (alimento disponibile) dei primi tre stadi della nottua. I terreni destinati alle azioni 1 (semina su sodo) e 2 (colture di copertura) della sottomisura del PSR 214i sono tendenzialmente favorenti lo sviluppo delle popolazioni ed è quindi opportuno porvi particolare attenzione. Nel caso si superasse la soglia di intervento (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza possibilmente serali. Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta.
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