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CEREALI AUTUNNO-VERNINI: il periodo è favorevole alla trasmissione di virosi da parte degli afidi e quindi è opportuno aspettare per la semina dei cereali autunno – vernini; si daranno man mano informazioni basate sull’andamento climatico e le valutazioni entomologiche;.
MAIS: la raccolta tempestiva del mais, evitando di arrivare a bassi valori di umidità, anche ove il trattamento contro la piralide ha avuto effetti positivi, è un fattore importante per contenere i valori di micotossine della granella;
COLZA: le piantine emerse dopo le prime semine della coltura possono essere attaccate dall’altica, Psylliodes chrisocefala L.(Coleoptera, Chrisomelidae) , dalle nottue (principalmente Agrostis spp.) e dal tentrenide Athalia rosae L. Si consiglia di verificare tempestivamente l’eventuale presenza dei diversi parassiti e dei sintomi sulle piante; non sono disponibili soglie definite nel nostro ambiente ma sulla base di quanto conosciuto, in considerazione delle attuali temperature, la presenza di oltre due esemplari in media per pianta, qualsivoglia sia la specie, appare rappresentare un pericolo apprezzabile per l’investimento e consiglia un interventi insetticida in tempi stretti;
INSETTI DEL TERRENO: la rete di trappole a feromoni ha registrato livelli di cattura paragonabili al 2009; in generale non si attende pertanto un significativo aumento del rischio di attacchi (basso, inferiore all’1% della superficie per quanto riguarda il mais) per le colture sensibili nell’autunno 2010 e nella primavera 2011. Un accertamento della effettiva presenza di larve di elateridi può essere utile nei terreni presentanti uno o più fattori di rischio di sviluppo di popolazioni di elateridi: elevate popolazioni adulti verificate con trappole YATLORf, sito e /o ambiente circostante con apprezzabile presenza di incolti (prati, siepi, boscate,………..) , unitamente alle condizioni utili alla sopravvivenza dei primi stadi di sviluppo come precessioni quali prati stabili (medicai, prati polifiti,..), rotazioni che comunque comportano la copertura continua de terreno con piante (doppi raccolti, foraggere,.. ad es,. loiessa- mais; orzo-soia, frumento-soia,……), terreni torbosi, elevata piovosità primaverile (aprile-giugno) o estiva (fine – giugno-luglio), irrigazioni frequenti che mantengono umido a lungo lo strato superficiale del terreno, nessuna lavorazione (sodo). Tale accertamento può essere eseguito utilizzando le trappole per larve secondo quanto descritto. Il periodo è particolarmente adatto adattato (umidità dei terreni generalmente buona, temperature de terreno sopra i 9 °C) per tale accertamento purchè i terreni siano nudi o non particolarmente coperti da vegetazione. In alternativa si devono togliere le piante per un raggio di 50 cm attorno la posizione ove viene posta la trappola attrattiva. Informazioni e trappole per il monitoraggio possono essere richieste al numero 0498293847 o scrivendo a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito www.venetoagricoltura.org/….
MISURE – AGRO-AMBIENTALI/ AGRICOLTURA CONSERVATIVA: in considerazione delle innovazioni e problematiche peculiari che le misure agroambientali (misura 214i azioni 1 e 2) introducono in numerose aziende agricole della Regione, a partire da questo bollettino saranno fornite informazioni differenziate per le superfici gestite secondo quanto previsto dalle citate misure in modo da sostenere utilmente quanti impegnati, spesso per la prima volta, nell’applicazione delle nuove tecniche. Si premette che, in particolare per l’agricoltura conservativa, l’approccio generale alle coltivazioni e le specifiche tecniche di lavoro, devono essere diversi rispetto all’agricoltura convenzionale e diverse procedure devono essere attuate per raggiungere risultati soddisfacenti.
GESTIONE MALERBE: la gestione delle malerbe nei terreni che prevedono la semina su sodo è molto diversa da quella che si attua nei terreni dove si praticano le lavorazioni tradizionali. Particolare attenzione deve essere posta durante la fase di transizione tra la gestione tradizionale e quella senza lavorazioni: se in questa fase il controllo è buono e quindi la disseminazione delle malerbe è contenuta, lo stock di semi in superficie si riduce sensibilmente nell’arco di 3-4 anni per la maggior predazione dei semi in superficie ad opera di uccelli, piccoli roditori, insetti etc.. e per la più elevata mortalità dovuta ad attacchi fungini e ad emergenze “suicide” (in momenti sbagliati dell’anno). Ciò facilita la gestione futura che dovrà essere attenta soprattutto a contrastare la diffusione delle malerbe perenni ( es. nel grano Cirsium arvense, Sonchus arvensis, Agropyron repens, Convolvulus arvensis…), privilegiando trattamenti localizzati alla comparsa delle prime macchie. Ciò significa che il monitoraggio delle infestazioni deve essere molto accurato all’inizio della fase transizione. Considerato poi che i trattamenti di pre-emergenza dopo la semina normalmente non sono convenienti perchè il terreno ingombro di residui colturali limita l’efficacia degli erbicidi, la tecnica preferibile è quella di eseguire un trattamento con prodotti ad azione totale in pre-semina in modo tale da eliminare eventualmente la vegetazione presente.
SEMINA DI COLZA SU SODO DOPO COVER CROPS: Se il terreno dopo l’erbaio estivo è pulito (ad es. asportazione dell’erbaio) si può procedere alla semina e poi trattare con metazacloro in pre-emergenza. Questo intervento, in ogni caso, è utile in quanto il colza dispone di pochi prodotti di post emergenza per lo più efficaci contro le graminacee. Per evitare possibili effetti fitotossici è opportuno curare molto bene la semina evitando che il seme resti in superficie o comunque scoperto sul fondo del solchetto. Se la semina ha da questo punto di vista dei problemi, si può trattare in post-emergenza precoce sempre con metazacloro con la coltura allo stadio di 2-6 foglie.
Se invece è infestato e/o coperto da cover crop si può trattare con erbicidi ad azione totale (glifosate o glufosinate) in anticipo per ottenere una buona devitalizzazione e poi seminare. Successivamente è consigliabile trattare come sopra con il metazacloro. Nella logica di un intervento più ragionato si potrebbe non trattare subito dopo la semina, aspettare che la coltura emerga e si affranchi. Se la coltura è emersa uniformemente e la pressione delle malerbe non è alta e si può demandare ogni intervento a fine inverno oppure se non si verificano le condizioni predette si può intervenire in post-emergenza precoce con metazacloro. Ovviamente questa soluzione richiede maggiore attenzione, sensibilità e disponibilità a monitorare gli appezzamenti durante le prime fasi del ciclo colturale. Rimane sempre in questo caso l’alea dell’andamento climatico che può ostacolare l’entrata in campo.
SEMINA DI CEREALI AUTUNNO VERNINI SU SODO DOPO COVER CROPS:Se il terreno dopo l’erbaio estivo è pulito (ad es. asportazione dell’erbaio) si può seminare direttamente il cereale a file strette con una densità leggermente più elevata di semente e demandare ogni decisione sul controllo delle malerbe a fine inverno. Il grano fortunatamente ha molti erbicidi di post-emergenza, un po’ per tutti i tipi di infestazione.
Se il terreno è inerbito è opportuno trattare il letto di semina con glifosate o glufosinate in anticipo per ottenere una buona devitalizzazione e poi seguire quanto riportato sopra.
Informazioni e trappole per il monitoraggio possono essere richieste al numero 0498293847 o scrivendo a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito Veneto Agricoltura
APPROFONDIMENTI
Misure – Agro-Ambientali/Agricoltura Conservativa
DA NON DIMENTICARE
Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013
LINK CONSIGLIATI
Servizi Fitosanitari Regionali
Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto
Il “Bollettino colture erbacee” è curato da Veneto Agricoltura Viale dell’Università, 14 35020 Legnaro (PD) Settore Ricerca e Sperimentazione Dirigente di Settore: Dr. Lorenzo Furlan bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org
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