10.08.10 E’ crisi per la vongola di mare pescata in Alto Adriatico


Il comparto dei molluschi bivalvi, in primis la vongola, sta attraversando un periodo di estrema crisi, che sta mettendo a dura prova la resistenza degli operatori del settore. I cali produttivi registrati rispetto al 2008 oscillano tra il 15% di Ravenna e il 61% di Monfalcone, con una media del 49%. Per i Consorzi di Gestione Vongole di Chioggia e Venezia il decremento è del 55% e, rispetto al 2007, è stato addirittura del 71%.

La pesca della Chamelea Gallina rappresenta una delle principali attività ittiche dell’Alto Adriatico, e della fascia costiera veneta in particolare. Negli anni si sono succedute diverse morie, ma l’ultima, che si è registrata verso la metà del 2008 con una progressione da nord a sud, sembra avere carattere strutturale. Si è creata quindi una situazione di crisi permanente che ha messo in ginocchio il comparto che solo in Veneto coinvolge 360 famiglie.

La ragione di questa moria non è stata ancora individuata, si pensa ad un insieme di concause, ma nessuna scientificamente provata nonostante siano stati avviati diversi studi atti anche a verificare la qualità delle acque. Si è creata, quindi, una profonda sfiducia ed esasperazione negli operatori del comparto che si sono trovati ad affrontare mesi e mesi di fermo obbligato che ancora continua. I pescatori già da anni sono impegnati in attività di riorganizzazione e di ripopolamento finalizzata a una gestione sostenibile del settore. Tale attività si è intensificata in Veneto anche grazie a un finanziamento regionale che ha permesso ai Cogevo di Chioggia e Venezia uno spostamento di 200 tonnellate di novellame da aree nursery ad aree in sofferenza.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il n. 34 della newsletter “La pesca in numeri”