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Si va definendo il progetto della Commissione europea sui criteri di sostenibilità e l’impatto del cambiamento di destinazione dei suoli orientati alla produzione di energia rinnovabile
Come previsto dalla Direttiva 2009/28/CE sulla promozione e l’utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili, la Commissione europea deve proporre alcuni orientamenti sui criteri di sostenibilità che i biocarburanti (prodotti nell’UE o importati) dovranno soddisfare per essere presi in considerazione nell’obiettivo vincolante di arrivare al 10% di energie rinnovabili nel consumo totale di energia nel settore dei trasporti dell’UE, entro il 2020. Prevista entro la fine marzo, la comunicazione della Commissione costituirà una metodologia destinata agli Stati membri e alle imprese affinché essi si conformino alla direttiva “Energie rinnovabili “. L’obiettivo è quello di garantire che l’impiego dei biocarburanti e dei bioliquidi si traduca in una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 35% rispetto ai combustibili fossili, soglia che sarà portata al 50% nel 2017 e al 60% nel 2018. L’esercizio intrapreso dalla Commissione richiede di misurare l’impatto del cambiamento indiretto delle destinazioni dei suoli sulle emissioni di gas a effetto serra. Il progetto della Commissione definisce così il cambiamento della destinazione dei suoli in modo da considerare come tale la trasformazione dei pascoli in terre arabili e non già il passaggio da una coltura (come il granoturco) a un’altra (come la colza). Il progetto precisa inoltre che i biocarburanti e i bioliquidi provenienti da residui agricoli, forestali, di acquacoltura e dalla pesca, come la glicerina lorda, i grassi animali, le melasse, il letame o la segatura di legno, conteranno il doppio rispetto alle altre materie prime nella realizzazione dell’obiettivo del 10%. In cambio, i biocarburanti e i bioliquidi non dovranno provenire da terre ad alto valore per la biodiversità, da suoli con riserve elevate di carbonio, da zone umide o boscate che comprendono le foreste naturali, le piantagioni di foreste e altre piantagioni di alberi.
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