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Con il 1º agosto 2009 entra in vigore la fase finale della riforma del settore vitivinicolo comunitario, approvata dai ministri dell’agricoltura nel dicembre 2007 (Reg. (CE) 479/2008. La riforma nel suo insieme mira a conferire equilibrio al mercato, a eliminare progressivamente le misure di intervento inefficaci e costose e a destinare le risorse di bilancio a misure più positive e dinamiche per accrescere la competitività dei vini europei. Questa seconda fase della riforma comprende tre gruppi di norme che riguardano: • le denominazioni di origine protette (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP), le menzioni tradizionali, l’etichettatura e la presentazione dei vini; • le pratiche enologiche; • lo schedario viticolo, le dichiarazioni obbligatorie e le informazioni per il controllo del mercato, i documenti che scortano il trasporto dei prodotti e la tenuta dei registri nel settore vitivinicolo. Le nuove norme in fatto di etichettatura e di presentazione miglioreranno la comunicazione con il consumatore. Per quanto riguarda le DOP/IGP e le menzioni tradizionali, il regolamento stabilisce le norme per la loro protezione e le procedure per l ‘esame delle domande di protezione, per i ricorsi in opposizione e per la cancellazione o la modifica delle DOP/IGP. La normativa fa salve le politiche nazionali consolidate in materia di qualità; inoltre, alcune menzioni e forme di bottiglia tradizionali potranno conservare la protezione di cui godono. Diventerà possibile indicare l’annata della vendemmia e il nome dei vitigni per i vini senza DOP/IGP. Il nuovo regolamento relativo alle pratiche enologiche garantisce la salvaguardia delle migliori tradizioni enologiche comunitarie, aprendo nel contempo all’innovazione. La procedura per l’adozione di nuove pratiche enologiche e per la modifica di quelle esistenti è stata resa più flessibile. La Commissione è stata incaricata dal Consiglio di valutare l’elenco delle pratiche enologiche approvate dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), tranne in fatto di arricchimento e di acidificazione e, se necessario, aggiungerà tali pratiche all’elenco delle tecniche approvate nell’Unione europea.
Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/agriculture/capreform/wine/index_it.htm
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