04.03.09 Brenta e astico, obblighi ittiogenici, parola difficile per dire e (ri)fare equilibrio



Veneto Agricoltura semina oltre 350 mila avannotti. La prima volta della trota marmorata.


 

Omeostasi, equilibrio, concetto che vale soprattutto per la natura; anche per i fiumi. Infatti, dice la legge, quando aziende, consorzi e enti prelevano grossi quantitativi di acqua dai corsi, canali e fiumi “pubblici”, esse sono obbligate a compensare il prelievo involontario di materiale ittico mediante l’immissione annuale di avannotti (pesci giovani), proprio per ristabilire il naturale equilibrio dei corsi d’acqua.


Veneto Agricoltura

, per conto dei concessionari di derivazioni di acque pubbliche regionali sottoposti a questi “obblighi ittiogenici”, immetterà oggi e domani oltre 350 mila avannotti di trota nel Brenta e nell’Astico.

L’intero stock di piccoli pesci, proveniente dal Centro Ittico di Valdastico (VI) di Veneto Agricoltura, certificato, e che quindi ne garantisce qualità e salubrità, viene immesso alla fine dell’inverno in modo da garantirne la sopravvivenza in ambiente naturale.

Oggi è avvenuta la prima immissione nell’alto corso del Brenta (VI) di 20.600 avannotti di trota marmorata: questa particolare specie viene per la prima volta reinserita nei nostri corsi d’acqua, grazie ad un progetto di recupero di specie di rilevanza faunistica.


Domani toccherà alle trote
fario

: un esercito di
336.500

piccoli esemplari verranno immessi nel bacino dell’
Astico-Tesina

.

Le operazioni di ripopolamento vengono effettuate dai tecnici di Veneto Agricoltura in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale – Servizio Caccia e Pesca, col Corpo di Polizia Provinciale e gli agenti di vigilanza ittica volontaria, e dall’Associazione Pescatori Bacino del Brenta.

 

Ufficio Stampa