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Alla due giorni nazionale sulla Micropropagazione a Legnaro (21-22 novembre Corte Benedettina ore 10,00) le premesse per la Criobanca delle risorse genetiche vegetali venete.
Preziose quanto l’oro, tanto da finire…in banca e al freddo. Sono le “microgemme” di prodotti vegetali autoctoni come il radicchio o il carciofo, e costituiscono l’inestimabile patrimonio della nostra terra da preservare per le generazioni future grazie alla criocorservazione. Di questa e altre altrettanto affascinanti innovazioni nel campo della genetica vegetale discuteranno i massimi esperti della “Micropropagazione” domani e venerdì 22 novembre alla Corte Benedettina di Veneto Agricoltura Legnaro (Pd).
La tecnologia criconservativa, sviluppata da Veneto Agricoltura e dal CNR-IVALSA, permette di conservare le gemme di preziose piante autoctone a –196 gradi in azoto liquido anche per migliaia di anni. A sperimentare in Italia questa nuova tecnica sono gli esperti dei laboratori del Centro Sperimentale Regionale Ortofloricolo di Veneto Agricoltura “Po di Tramontana” di Rosolina (Ro), in collaborazione con il CNR-IVALSA di Sesto Fiorentino (Fi), che da anni recuperano e studiano il miglior modo per salvaguardare il “germoplasma” (risorse genetiche) di alcune specie autoctone, le quali, fino ad oggi venivano conservate solamente coltivandole o direttamente sul campo, o in piccoli vasi di vetro in condizioni asettiche (micropropagazione). La novità della crioconservazione ha invece consentito ai tecnici del centro “Po di Tramontana” di allungare all’infinito i tempi di conservazione delle microgemme e, cosa ancora più importante, di poterle recuperare dopo mesi/anni, a temperatura ambiente e utilizzarle facilmente per ricostituire una pianta intera.
Per ora la crioconservazione è stata sperimentata su germoplasma di alcuni prodotti autoctoni del Veneto, come radicchio, aglio, carciofo e alcune specie da frutto, con ottimi e incoraggianti risultati che fanno ben sperare per una futura costituzione di una “Criobanca del Germoplasma Veneto”, iniziativa che verrà proposta ai ricercatori ed esperti internazionali del settore nel corso del convegno.
La tecnologia sviluppata dal centro di Veneto Agricoltura e dal CNR IVALSA, che verrà illustrata in questa prestigiosa sede, potrebbe dunque essere messa a disposizione anche delle regioni italiane, in particolare per preservare in una Criobanca specie vegetali autoctone e in via di estinzione.
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