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il Veneto (primo) mette in moto il volano
Veneto Agricoltura fa partire la sua Azione Strategica prima in Italia. La partita delle agrienergie deve rimanere in mano agli agricoltori, ha sostenuto Zaia, che con Callegari ha presentato il progetto. Azioni per oltre 6,5 milioni di Euro.
“Le stime sulla quantità di energia ricavabile dalla biomassa (bioenergia) sono variabili ma entro il 2050 essa potrebbe arrivare a coprire il 50% del fabbisogno energetico mondiale. Una parte di questa verrà utilizzata per la produzione di biocarburanti, più ancora per produrre biogas e il rimanente per alimentare le centrali energetiche (Reuters Business Insight Report, 2004)”. L’equazione del futuro, quindi, è questa:
Agricoltura+Ambiente+Energia=BIOENERGIA.
Con questa citazione l’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura Corrado Callegari, ha iniziato oggi, nella sede di Veneto Agricoltura a Legnaro (PD), la presentazione dell’Azione Strategica Bioenergia, che l’Azienda della Regione ha di fatto varato oggi. Ma le parole più “forti” sono venute dal V.Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, Assessore all’Agricoltura, che ha sostenuto che è in preparazione una delibera regionale per far in modo che il business delle bioenergie non finisca poi solamente agli industriali del settore lasciando al mondo agricolo le briciole. La biomassa dovrà esse “doc”, ha tetto Zaia, che ha ricordato che il prossimo Piano di Sviluppo Rurale, che partirà a breve, contiene misure per favorire lo sviluppo di questo particolare ed importante comparto. Inoltre, preoccupato per la scadenza dell’entrata in vigore della direttiva europea sui nitrati, Zaia ha segnalato che l’Europa deve tenere conto della specificità dell’agricoltura italiana e veneta, senza delineare scenari validi e praticabili solamente per gli allevamenti bovini d’oltralpe.
Tornando alle biomasse, Callegari ha ricordato che l’Italia ha ratificato il protocollo di Kyoto, per la riduzione dei gas serra del 6,5% entro il 2012. L’Unione Europea e l’Italia prevedono sostegni sempre più sostanziosi per l’impiego delle fonti di energia rinnovabile, fra cui le biomasse, che rappresentano la più importante fonte energetica rinnovabile europea. Nel mondo, l’energia ricavata dalle biomasse (bioenergia) è di gran lunga la più importante fonte di energia rinnovabile (1 miliardo di tep/anno).
Veneto Agricoltura, l’Azienda della Regione per i settori agricolo, forestale, ed agro-alimentare, ha continuato l’Amministratore Unico entrando nel concreto, ha deciso di dare le risposte tecniche ed economiche alle domande che il mondo agricolo (e non solo) propone oggi sul ruolo della bioenergia. Facili sono i perché: la bioenergia riguarda anzitutto i settori agricolo ed agro-industriale; per il mondo agricolo la bioenergia sta acquisendo una crescente rilevanza, anche a causa delle incertezze legate alle tradizionali attività agricole.
L’attenzione di Veneto Agricoltura per la bioenergia è di lunga data, attività che si è andata intensificando, fino a coprire tutte le diverse filiere bioenergetiche. Fin’ora Veneto Agricoltura ha realizzato e/o realizzerà progetti nel comparto per oltre 6,5 milioni di Euro.
L’utilizzo delle biomasse a fini energetici presenta rilevanti aspetti positivi, ha invece sostenuto Giovanni Chillemi, direttore della Sezione agronomica di Veneto Agricoltura, che sono di tipo economico, sociale ed ambientale: il loro utilizzo non contribuisce in modo significativo ad aumentare l’emissione di gas “climalteranti”. La produzione interna di biomassa a fini energetici riduce la dipendenza dalle importazioni di prodotti energetici; offre opportunità di lavoro alle imprese agricole e forestali; può contribuire a ridurre gli output di sostanze inquinanti dai suoli agricoli e dagli allevamenti zootecnici; a difendere i suoli dall’erosione; aiuta la gestione forestale; può essere associata ad iniziative di difesa dalle alluvioni (aree di esondazione controllata), di fitodepurazione, di ricarica delle falde, etc.
Tutto ciò è importante ma non basta: per lo sviluppo del settore delle bioenergie risulta indispensabile acquisire delle nuove conoscenze in relazione alle varie fasi delle relative filiere, da divulgare poi agli operatori del settore affinché l’utilizzo delle biomasse legnose a fini energetici costituisca una vera opportunità per le imprese agricole e forestali. Per acquisire queste conoscenze è indispensabile un’Azione combinata fra diversi organismi. In conclusione Callegari ha ricordato che l’Azione Strategica Bioenergia (ASB) di Veneto Agricoltura si basa quindi su due fondamentali assunzioni: 1) l’utilizzo delle biomasse a fini energetici deve costituire una vera opportunità per le imprese agricole e forestali e deve essere per esse un’occasione di reddito; 2) lo sviluppo della bioenergia deve essere sostenibile da un punto di vista ambientale e deve anzi costituire un’occasione per migliorare il quadro ambientale.
Concretamente, per sviluppare la sua Azione Strategica sulla Bioenergia Veneto Agricoltura ha costituito un gruppo di lavoro ad hoc composto da diversi esperti interni ed esterni. Contestualmente sono state create forti relazioni con i migliori Centri di Ricerca italiani che operano nelle diverse realtà bionergetiche. In particolare con le facoltà di Agraria, Scienze Forestali ed Ingegneria dell’Università di Padova; l’Associazione Italiana per le Energie Agroforestali (AIEL), ERSAF (Regione Lombardia) ed altri enti di ricerca (CNR-IVALSA, CRA-ISP). Il documento strategico è stato approvato dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Azienda, in cui siedono anche i rappresentanti delle maggiori associazioni agricole.
Veneto Agricoltura per lo sviluppo dell’ASB si muoverà lungo tre principali assi di azione:
– progetti di ricerca e sviluppo tecnologico (a finanziamento regionale, nazionale e comunitario), realizzati soprattutto in collaborazione con la rete dei partner tecnico-scientifici;
– azioni dimostrative, realizzate soprattutto all’interno della rete delle Aziende Sperimentali e delle Foreste Demaniali;
– azioni formative, informative e divulgative.
Per essere efficace Veneto Agricoltura ha costituito inoltre due nuove strutture:
– il Settore Bioenergia ed attività fuori foresta
– lo Sportello Bioenergia
Veneto Agricoltura, per lo sviluppo della sua Azione Strategica Bioenergia, ha concluso Callegari, manterrà un forte raccordo con i diversi Assessorati della Regione, che hanno a che fare con la bioenergia e collaborerà all’elaborazione di specifiche iniziative legislative e programmatorie. L’ASB di Veneto Agricoltura si pone infine come punto di riferimento nazionale per lo sviluppo del comparto.
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