Ambiente, rifiuti: arriva il compost veneto


Presentati a Veneto Agricoltura vantaggi e problematiche del recupero della “frazione organica”. Fondamentale la “separazione domestica”

Bisogna sapere che la normativa vigente impedisce l’avvio in discarica della frazione organica del rifiuto in modo da ridurre gli impatti ambientali di questa tipologia di impianto. Il recupero di questa frazione, attraverso la produzione di compost di qualità, permette non solo un abbattimento delle emissioni di gas serra ma anche un ripristino della fertilità dei suoli mediante la apporto di sostanza organica stabilizzata. Creare perciò un momento di incontro e confronto fra gli enti pubblici competenti, tecnici, associazioni di categoria ed aziende sulle tematiche inerenti il settore del compostaggio, settore strategico nella gestione dei rifiuti urbani è stato l’intento del III Forum Interregionale sul compostaggio promosso da Veneto Agricoltura, Consorzio Italiano Compostatori ed Arpav, tenutosi a Legnaro (PD) oggi, 30 Gennaio 2007, presso la Corte Benedettina di Veneto Agricoltura, oltre 150 persone presenti, cui hanno partecipato i maggiori esperti di settore.

La separazione domestica del rifiuto organico permette poi il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa nazionale in tema di raccolta differenziata e l’utilizzo del compost in agricoltura rappresenta un feed-back positivo per la gestione e riduzione del rifiuto.

In questo Forum sono state portate all’evidenza dei principali “stakeholder” le problematiche normative che affliggono il settore. Nonostante le recenti evoluzioni legislative, queste non sono state sufficienti a sanare le lacune della precedente normativa come evidenziato da Marino Perelli e da Massimo Centemero. Gli aspetti normativi sono stati contestualizzati anche nell’ottica comunitaria dal parte di Enzo Favoino che ha richiamato l’attenzione sui sistemi di assicurazione della qualità per la certificazione dei prodotti compostati come sistema di promozione di questi materiali per l’agricoltura. Giovanni Chillemi di Veneto Agricoltura ha illustrato il progetto per la valorizzazione del “Compost Veneto”, un prodotto certificato dall’Osservatorio Regionale per il Compostaggio dell’ARPAV di Castelfranco (TV), che anticipa le direttive europee in materia di certificazione. Sono state inoltre trattate tematiche relative all’integrazione degli impianti di compostaggio con quelli di digestione anaerobica, un settore con forti prospettive di sviluppo ma con alcune criticità (Alberto Ceron e Francesco Loro); come pure sono stati presentati due impianti integrati con caratteristiche d’avanguardia che operano in Veneto (Omar Gatto e Wilbert Smeets). In conclusione sono state esposte alcune ricerche di settore ed in modo particolare alcune relative al trattamento dei sottoprodotti animali mediate compostaggio (Lucio Bergamin) e all’uso del compost nelle fertilizzazioni delle grandi colture erbacee (Maurizio Borin).

Ufficio Stampa