Ambiente e Agricoltura, si può con le macchine buone


Agricoltura blu in campo” domani a Veneto Agricoltura (Legnaro, PD), ovvero riduzione costi, maggior reddito, più biodiversità. Innovazione nella tradizione.

Agricoltura blu in campo” è più semplicemente l’agricoltura conservativa (AC), quella finalizzata cioè a conservare, migliorare, in una parola rendere efficiente l’uso delle risorse naturali attraverso la gestione integrata del suolo, acqua e risorse biologiche combinate con input esterni. Risparmio energetico e ottimizzazione delle produzioni quindi, temi che saranno al centro del seminario che Veneto Agricoltura organizza, con Università di Padova, IlSole24ore, AIGACOS e UNIMA, domani 31 gennaio 2007 (ore 9.00) nella propria sede della Corte Benedettina di Legnaro (PD). L’incontro fornirà anche i risultati tecnici ed economici che la riduzione delle lavorazioni possono consentire se applicate in maniera razionale e con attrezzature adeguate.

Il problema delle lavorazioni a basso impatto è stato affrontato fin degli anni settanta, ma solo nell’ultimo decennio si sono cominciate a diffondere le prime attrezzature specifiche e sono state realizzate alcune applicazioni pratiche. Innovazione nella tradizione, potremmo dire. Infatti l’AC contribuisce alla conservazione ambientale, al conseguimento di una produzione agricola sostenibile, e mira a replicare i processi naturali attraverso il mantenimento di una copertura permanente del suolo con l’impiego di colture di copertura e/o residui colturali. Al fine di intervenire in maniera meno invasiva sul terreno, l’impianto delle colture avviene attraverso la semina diretta (o non lavorazione) o, in condizioni appropriate, con una minima lavorazione senza l’inversione degli strati. Infatti, la razionale rotazione colturale crea le migliori condizioni ambientali per l’apparato radicale e contrasta l’insorgere di infezioni e malattie.

Le tecniche di AC influiscono il meno possibile sulla naturale composizione del suolo, sulla sua struttura e sulla biodiversità, favoriscono l’infiltrazione dell’acqua e la conservazione dell’umidità, contrastando l’erosione e contribuendo a migliorare la qualità delle acque. Le implicazioni di carattere ambientale che comporta la semplificazione delle lavorazioni sono spesso accompagnate dalla riduzione dei costi e/o da un aumento del reddito.

Il seminario di domani 31 gennaio 2007:“Frumento, mais, soia: con l’agricoltura blu i conti tornano” presenterà perciò il progetto Agricoltura blu in campo, ovvero i primi risultati tecnico economici, le attrezzature disponibili e le più significative esperienze in materia di importanti ditte produttrici di sementi e prodotti fitosanitari.

Il convegno, sulla base delle sperimentazioni in campo effettuate presso l’azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” (Ceregnano, Rovigo) di Veneto Agricoltura, darà risposte economiche e tecniche alle numerose problematiche legate alla applicazione delle varie operazioni di lavorazione semplificata dei terreni.

Ufficio Stampa