Gruppi di lavoro per le attività complementari alla conservazione
1 – INDAGINE DOCUMENTALE E ICONOGRAFICA SULLE BIODIVERSITÀ DI INTERESSE AGRARIO E ALIMENTARE DEL VENETO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE RISORSE GENETICHE FRUTTICOLE E ORTICOLE DI INTERESSE AGRARIO E ALIMENTARE
Negli ultimi anni si è persa una parte della “memoria storica” di tante produzioni frutticole, orticole e cerealicole.
Molte di queste sono comunque ancora presenti nella nostra regione. Il materiale genetico delle vecchie varietà/accessioni lo ritroviamo commercializzato in mercati locali, in aziende biologiche e a volte conservato anche da agricoltori custodi improvvisati o collezionisti appassionati. Per recuperare questa biodiversità nascosta BIONET avvia un’attività di acquisizione della documentazione storica e un monitoraggio del territorio per riscoprire quanto ancora è conservato nelle nostre campagne e negli orti domestici.
Questa iniziativa è condivisa da Veneto Agricoltura con gli Istituti Agrari partner (uno per ogni provincia veneta) mentre per la documentazione storica ci si avvale del supporto della Biblioteca internazionale “La Vigna” di Vicenza.
Allo scopo di condurre l’indagine storica in modo corretto e condivisibile verrà acquisita l’esperienza della Biblioteca internazionale “La Vigna” con la quale viene individuato un protocollo operativo al fine di indagare, senza errori, le informazioni sulle razze/varietà/accessioni regionali.
L’indagine storica permette di realizzare una esposizione ordinata di fatti e avvenimenti del passato quali risultano da un’indagine critica. In questo modo è possibile stabilire l’autenticità di una determinata risorsa genetica e la sua presenza nel territorio regionale. Il materiale storico acquisito, anche a livello locale, viene confrontato con quanto presente nei Campi catalogo della Rete e con quanto individuato nel territorio attraverso un monitoraggio in tutte e sette le provincie venete.
L’individuazione e il riconoscimento delle varietà/accessioni permette l’iscrizione nei registri nazionali delle varietà da conservazione per le quali è stato possibile individuare i requisiti necessari.
2 – INDICAZIONE DEGLI INDICI PER INDIVIDUARNE IL RISCHIO DI ESTINZIONE, DI EROSIONE GENETICA E DI ABBANDONO, PER LE RISORSE GENETICHE VENETE DI INTERESSE AGRARIO
Attraverso workshop e incontri tematici vengono acquisiti gli indicatori che permettono di stimare il grado di erosione genetica, di abbandono o il pericolo di estinzione di una razza/varietà/accessione. Questi indici sono individuati in base a risultati scientifici/oggettivi nonché dall’esperienza di campo e permettono di indicare anche quando una determinata popolazione può auto mantenersi e quindi non dipendere più dall’intervento pubblico. Viene inoltre individuato il livello oltre al quale la varietà/accessione non risulta più in pericolo di erosione genetica o estinzione.
Il lavoro di individuazione dei suddetti indici viene eseguito tenendo conto dei parametri e metodi utilizzati allo scopo anche da altre regioni italiane e altri stati. I benefici di questa indagine permettono di garantire la sopravvivenza delle risorse genetiche in pericolo e, per contro, di risparmiare risorse per quelle che godono di “buona salute”.
3 – CARATTERIZZAZIONE DELLE VARIETÀ VENETE DI FRUTTIFERI
Presso i sei Campi Catalogo dei partner di Programma sono presenti varietà/accessioni di fruttiferi che a volte hanno la stessa denominazione ma mostrano differenze fenologiche e morfologiche. In altri casi alcune varietà / accessioni presentano nomi diversi ma mostrano molte somiglianze per quanto riguarda le caratteristiche morfologiche e fenologiche. Inoltre molte varietà presentano nomi che richiamano il territorio e tradizionalmente si considerano tipiche della nostra regione. Di questo complesso elenco varietale, molto spesso mancano precisi riferimenti storico bibliografici che le identifichino come varietà locali. Infine non tutte sono iscritte al registro delle varietà da conservazione.
BIONET indaga questa realtà per determinare con esattezza le varietà/accessioni che possono essere considerate storiche provvedendo alla loro iscrizione al registro nazionale.
Durante l’intero Programma viene attivato un lavoro di indagine storica per acquisire le informazioni utili a determinare le varietà/accessioni che posseggono gli elementi per essere definite locali in Veneto come indicato dalle attuali normative.
Contemporaneamente viene avviato un monitoraggio delle varietà/accessioni presenti presso i tre campi Catalogo di Veneto Agricoltura individuando quelle che presentano una documentazione storica certa. Per queste risorse viene verificata l’effettiva iscrizione nel registro nazionale e, per quelle non ancora registrate, viene effettuata l’iscrizione.
Per le varietà/accessioni non ancora ben definite si procede ad una valutazione/misurazione delle caratteristiche morfologiche e fenologiche. Si procede poi al confronto tra la documentazione storica acquisita e le varietà/accessioni non ancora identificate. La corrispondenza tra questi due elementi (documentazione storica e elementi di caratterizzazione) porta alla caratterizzazione di nuove accessioni riconosciute come locali e quindi alla loro iscrizione nel registro nazionale.
L’individuazione delle varietà/accessioni storiche e la razionalizzazione del numero di piante coltivate permette di condurre la conservazione dei fruttiferi in modo razionale eliminando le piante in eccesso e aumentando il numero di quelle che devono risultare in pericolo di erosione genetica e/o estinzione. È pertanto possibile realizzare un repertorio della biodiversità frutticola veneta offrendo maggiori opportunità di scelta per gli agricoltori veneti che intendano affrontare queste opportunità di reddito.
Questo lavoro permette poi di razionalizzare le collezioni e i campi catalogo della rete.
Per la specie “melo” viene eseguita una caratterizzazione genetica i cui risultati sono confrontati con banche del germoplasma internazionali referenziate. Questo permette di certificare le accessioni presenti presso i tre campi catalogo di Veneto Agricoltura.
4 – CARATTERIZZAZIONE DELLE PRINCIPALI VARIETÀ ORTICOLE VENETE E LORO ISCRIZIONE AL REGISTRO VARIETÀ DA CONSERVAZIONE
Attraverso l’acquisizione della documentazione storica e il monitoraggio del territorio si individuano quelle varietà / accessioni ancora presenti nella nostra regione. Tra queste vengono selezionate quelle da caratterizzare attraverso prove comparative di campo.
Presso tre partner (Veneto Agricoltura, l’Istituto Agrario Parolini di Bassano e l’Istituto Agrario Munerati di Rovigo) si realizzano prove annuali per la determinazione e caratterizzazione delle risorse genetiche orticole venete attraverso opportune rilevazioni oggettive.
Veneto Agricoltura coordina, assieme agli altri partner, la stesura di disciplinari di coltivazione e rilevazione per le varietà/accessioni da caratterizzare individuando gli output necessari alla loro determinazione. I disciplinari vengono utilizzati da tutti i partner impegnati nell’attività di caratterizzazione.
Veneto Agricoltura svolge direttamente delle prove di campo presso il proprio Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana”. A seguito di tale attività si procede, dove possibile, all’iscrizione nei registri nazionali delle varietà da conservazione.
5 – CARATTERIZZAZIONE RAZZE AVICOLE VENETE UTILIZZANDO GLI INDICI FAO
Le attuali 16 razze avicole conservate presso i Centri di conservazione della Rete sono ben caratterizzate per quanto riguarda lo standard nazionale. La F.A.O. nel 2012 ha pubblicato le “Linee guida per la caratterizzazione delle risorse genetiche animali” inserendo dei parametri utili a identificare la capacità di adattamento al territorio e la loro possibilità di utilizzo in attività produttive.
BIONET valuta le razze venete in base a questi indici (caratteristiche produttive, età inizio deposizione, età al picco della deposizione, mortalità a diverse età, lunghezza del corpo, apertura alare, circonferenza del petto, lunghezza della gamba, ecc.) allo scopo di favorirne l’utilizzo in attività produttive di nicchia.
6 – CARATTERIZZAZIONE DI VARIETÀ VITICOLE VENETE FINALIZZATA ALL’ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE DELLE VARIETÀ DI VITE
Le attività sono concentrate principalmente sui vitigni: Mattarella, Benedina, Bigolona, Pattaresca e Rabosina.
Le attività (al fine dell’iscrizione al RNVV in modo da permettere la commercializzazione, l’entrata nel circuito vivaistico, la moltiplicazione e la diffusione di questi vitigni) prevedono l’esecuzione dei rilievi contemplati dalla legislazione in vigore (D.M. 6 ottobre 2004) riguardanti la caratterizzazione morfo-fisiologica per accertare le caratteristiche di distinguibilità, stabilità ed omogeneità (DUS). Di ogni vitigno vengono rilevate le caratteristiche dell’apice del germoglio, della foglia adulta, del grappolo a maturità, la fenologia, i principali caratteri colturali (vigoria, fertilità, caratteri chimici del mosto). Viene valutato inoltre l’interesse tecnologico attraverso l’esecuzione di vinificazioni sperimentali e l’analisi sensoriale dei vini ottenuti.
7 – AUMENTO DELLA RISERVA DI GERMOPLASMA DELLA RAZZA BURLINA
In una razza a limitata diffusione è molto importante aumentare il numero di tori disponibili in modo da limitare il rischio di aumento di consanguineità della popolazione. Importante risulta l’individuazione di torelli di linee paterne poco utilizzate, idonei a produrre le dosi di seme congelato da utilizzare negli allevamenti o come riserva di germoplasma.
Una possibile alternativa è rappresentata dal prelievo di sperma direttamente dal funicolo spermatico sui testicoli dei torelli, prelevati al momento della macellazione. Questo metodo (che non sostituisce la raccolta e la produzione di dosi di seme da soggetti idonei allevati presso centri specializzati), permette di mantenere nell’allevamento di origine i torelli fino alla valutazione di idoneità (valutazione morfologica) dopo il raggiungimento dei 12 mesi di età, ed eventuali valutazioni sulla linea genetica ecc., con un sensibile risparmio nei costi.
La raccolta del seme avverrà su circa 6-8 soggetti.
8 – SALVAGUARDIA DELLO STATO SANITARIO DELLE RAZZE VENETE DI OVINI
Le attività di caratterizzazione del rischio Blue Tongue, il monitoraggio della situazione parassitaria degli animali allevati, gli aspetti ginecologici riproduttivi che determinano una ridotta fertilità nelle razze Lamon e Foza, hanno come obiettivo la caratterizzazione dal punto di vista sanitario delle razze oggetto di conservazione e consentono di avere maggiori informazioni utili alla loro salvaguardia.
9 – SALVAGUARDIA DELLO STATO SANITARIO DELLE RAZZE AVICOLE VENETE
L’attività di caratterizzazione sanitaria è finalizzata a strutturare un sistema di monitoraggio ed eventuale controllo di alcune malattie a trasmissione verticale, considerate rilevanti per i gruppi avicoli. I patogeni che vengono monitorati sono rappresentati dalla Leucosi aviare sottotipo AB e J, dal Mycoplasma gallispeticum ed il Mycoplasma synoviae ed infine alcune specie batteriche appartenenti alla Classe dei Mollicutes. Tale sistema di monitoraggio e controllo è applicato in tutti i centri di conservazione coinvolti nel progetto, al fine di creare uno status sanitario per singola razza che possa permettere una migliore e consapevole gestione degli eventuali spostamenti di esemplari tra centri di conservazione. Inoltre la conoscenza dello status sanitario dei gruppi di riproduttori pone le corrette basi per eventuali e futuri utilizzi di tali esemplari per produzioni in filiera allargata.